Il linguaggiodeisegni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] comunicazione più velocemente di utenti di lingue parlate diverse.
Semiotica e linguaggiodeisegni
La semiotica è una disciplina che consente di esaminare il linguaggiodeisegni in una prospettiva evoluzionistica. Il suo campo d'indagine specifico ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] è organizzato nell'emisfero sinistro, la cui lesione può portare a un deficit afasico per il linguaggiodeisegni, analogo a quello dei soggetti udenti. Sebbene, ovviamente, i dati raccolti siano scarsi, appare evidente che la dominanza sinistra per ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] i mimi e i clown), a quelli propri di alcune categorie di portatori di handicap (per es., il linguaggiodeisegnidei sordomuti). Scendendo, poi, nella scala della codificazione formale verso modalità più libere e spontanee di espressione non verbale ...
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Le lingue deisegni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue deisegni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] a cura di E. Radutzky, Roma 1992, rist. 2001.
E. Pizzuto, Linguaggio, coarticolazione, multimodalità: prospettive aperte dalle lingue deisegni, in Linguaggio e percezione, a cura di R. Contessi, M. Mazzeo, T. Russo, Roma 2002, pp. 73-79.
Directions ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] la già rammentata plasticità dei significati deisegni linguistici, si comprende come e perché il l. verbale ha potuto assolvere e assolve a molteplici funzioni nella vita individuale e sociale.
Le funzioni del linguaggio verbale
Il tema delle ...
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La lingua italiana deisegni (o lingua deisegni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] e parole nello sviluppo dell’educazione, Bologna, il Mulino.
Fontana, Sabina (2009), Linguaggio e multimodalità. Gestualità e oralità nelle lingue vocali e nelle lingue deisegni, Pisa, ETS.
Lucas, Ceil (a cura di) (2001), The sociolinguistics of ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] scritture alfabetiche. Le s. alfabetiche rappresentano il significante deisegni linguistici. Esse sono tanto più precise quanto più esiste il pensiero in maniera indipendente dalla codificazione del linguaggio naturale (G.R. Cardona, 1981). Questo ...
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semiotica Scienza generale deisegni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] la dottrina deisegni, in particolare di quelli più comuni, le parole), che risale a Galeno e si ritrova in J.H. Lambert, il quale nel Neues Organon (1764) propone una s. come studio della conoscenza simbolica in genere e del linguaggio. In effetti ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] strutturale, la psicoanalisi e la sociologia (Essais critiques, 1964). La sua opera tende alla sistemazione della scienza dei "segni" (L'impero deisegni, 1970).
Vita e opere
Ha insegnato all'École pratique des hautes études dal 1962 e dal 1976 al ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di un procedimento visuale di comunicazione del pensiero (linguaggiodei s.), oppure per designare i grafemi (lettere) e il s. della radice quadrata, il s. d’uguaglianza ecc. I segni + e − indicano anche la positività o negatività di un numero; con ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...