ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] nelle intese tra l'impero bizantino e il papato, quasi segni premonitori dello scisma d'Oriente, sancendo temporanee vittorie ora sul presupposto della pluralità dei significati, mentre gli artisti prestavano a quel linguaggio un corpo visibile. Beda ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] opere dell'arte omayyade adottino il linguaggio visivo della Tarda Antichità e, anche non sufficiente. È vero che la decorazione dei palazzi, del bagno di Quṣayr ῾Amrā, Più difficili da spiegare sono i primi segni di una nuova estetica, che appaiono ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] gli accenti e i segni prosodici raggruppati in neumi per a colori smorzati. Tale linguaggio mostra di trovare origini a pp. 3-8; P. Branchesi, Libri corali del convento di S. Maria dei Servi, Rivista di studi serviti, 1967, pp. 2-28; H.W. ...
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MONREALE
M. Andaloro
Cittadina della Sicilia nordoccidentale (prov. Palermo), posta ai margini meridionali della Conca d'Oro, su un terrazzo alle falde del monte Caputo.Il nome di un luogo "qui Mons [...] ; esse si susseguono sui quattro lati, segnando anche il perimetro del 'chiostrino' con caratterizzata da un linguaggio scorrevole di sapore antichizzante 1986c, pp. 71-82; G. Naselli Flores, I restauri dei mosaici dal 1965 al 1982, ivi, pp. 27-45; J ...
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PARODI, Filippo
Mariangela Bruno
Daniele Sanguineti
(Giacomo Filippo). – Figlio di Giovanni Battista, nacque a Genova nel 1630.
Questa data si deduce dall’indicazione dell’età iscritta nella lapide [...] secondo Seicento; tale linguaggio appare evidente nella S nella chiesa di S. Teodoro.
L’inventario dei suoi beni, redatto post mortem il 6 giugno 69, n. 12; L. Stagno, Feste barocche e ‘segni di allegrezza’: le nozze Doria-Pamphilj nel 1671 nel Palazzo ...
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GAULLI, Giovanni Battista, detto il Baciccia (Baciccio)
Massimo Bartoletti
Figlio di Lorenzo, nacque a Genova l'8 maggio 1639 e fu battezzato il 10 nella chiesa di S. Siro (Pio, p. 23; Pascoli, p. 276; [...] Uno dei momenti più significativi della perfetta consonanza tra la pittura del G. e le soluzioni del linguaggio figurativo di pittura anticipi gli sviluppi dell'arte rococò.
I primi segni di questa evoluzione si leggono nella pala d'altare con l ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] del pittore: egli arriva ad una riformulazione del linguaggio michelangiolesco, che nella semplificazione compositiva, nell'abbandono e mostrano i primi segni di un cedimento che diverrà evidente nell'ultimo decennio dei secolo, quando subentrerà il ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] delle forze militari anticomuniste che avviò la dittatura dei colonelli (1967) – segnò indelebilmente gli anni dell’infanzia e della tecniche tradizionali di recitazione per inventare un linguaggio gestuale e corporeo completamente nuovo.
Con ...
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GROTTAFERRATA
L. Morganti
Cittadina del Lazio situata a S-E di Roma sulle pendici settentrionali dei colli Albani, G. si sviluppò intorno al centro monastico basiliano fondato dai ss. Nilo e Bartolomeo [...] le cimase dei due ingressi che probabilmente fiancheggiavano la porta speciosa -, ai lavori fatti eseguire dai Conti di Segni, legati a Monreale con S. Pietro e G. in un comune linguaggio stilistico, tecnico e iconografico, prima diffusione di una ...
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NORVEGIA
P.J. Nordhagen
(norvegese Norge)
Stato dell'Europa settentrionale, che occupa la parte occidentale della penisola scandinava, il cui nome moderno deriva dall'antico norvegese Norvegr ('la via, [...] che richiamano da vicino lo stile e il linguaggio figurativo dei capitelli della cripta della cattedrale di Canterbury ( al cantiere della cattedrale sia, in qualche caso, i segni lapidari. Anche le forme architettoniche furono riproposte in blocco ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...