Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] – oltre a occuparsi dei processi psichici di base dalla percezione al pensiero e al linguaggio – svolse numerose indagini di adottato in tutto il mondo, fino al suo declino segnato negli anni Cinquanta dall’avvento delle terapie farmacologiche.
Nel ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] i significati simbolici per diventare solo segni. La realizzazione dei caratteri tipografici diviene anche oggetto di studio neorealismo, un movimento cinematografico che introduce nel linguaggio della settima arte importanti novità: spesso gli ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] Lorenzo de' Medici, primi segni di una evoluzione verso un noti una più stretta aderenza al linguaggio omerico e in particolare a certe Firenze 1867, primo tentativo di edizione critica e commentata dei versi latini e greci per le Silvae e la Lamia ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] derivò un'intensa passione per ogni aspetto del linguaggio, inteso come mezzo di espressione delle capacità razionali uso di segni che rendevano facilmente riconoscibili le sue edizioni. Nel giugno 1502, nel secondo volume dei Poetae Christiani ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] ebbe modo in parte di dimostrare l'evoluzione romana del suo linguaggio con la sistemazione del coretto della chiesa di S. Gregorio (nella ricavate sopra le cappelle segnate da diaframmi mistilinei, dall'esaltazione dei nodi della struttura portante ...
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Pasquale II
Glauco Maria Cantarella
Si ignora tutto della famiglia e della nascita di Raniero, che potrebbe essere avvenuta in Romagna (a Bleda o a Galeata) e ascritta al 1053-1055. Monaco, giunse a [...] la consacrazione all'investitura, segnando un arretramento rispetto alle penitenziale è reso esplicito dal linguaggio tecnico della confessione pubblica, (Studia Gratiana, 22), pp. 705-26.
Gli atti dei trattati del 1111 in M.G.H., Leges, Legum ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] per mandarli in missione in Armenia. Fatti segno anche là a persecu~ioni da parte dei confratelli, essi tornarono in Italia poco prima una certa uniformità e quasi fissità di immagini e di linguaggio. Il "fervore un poco sottile e affannoso" del ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] iniziati dal Vasari nella cupola di S. Maria del Fiore, segnò una tappa fondamentale per l'evoluzione artistica del Cresti. Tutte del secolo si nota nel linguaggio artistico del C. una forte influenza dei contemporanei pittori fiorentini, non tanto ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] (1532-38), sono di formato arcaico e presentano qualche segno di collaborazione da parte dei fratelli del D.; lo stesso dicasi per la serie di quando aveva assorbito completamente il loro linguaggio formale nel proprio patrimonio stilistico, facendone ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] . lat. 6852, della Biblioteca apost. Vaticana, che segna la rinascita della scrittura lapidaria romana in età umanistica. iperbolica dei momenti dell'itinerafio amoroso. Costante sul piano dell'espressione la forzatura di stilemi del linguaggio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...