DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Nasce a Venezia, attorno al 1490 da Lorenzo (1468-1527) di Giovanni e da Lucrezia di Bernardo Contarini.
Figura, sotto il profilo politico, piuttosto slavata quella del [...] conniventi), protesa a marcare la città con segni capaci di riecheggiare la renovatio urbanistico-architettonica che dei Loredana S. Marcuola, dei Grimani a S. Luca, dei Corner a S. Maurizio, tutti caratterizzati da soggiogante linguaggio ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] e società civile. La sua battaglia per una erudizione come linguaggio comune e universale, l'unico possibile fra storici e . è segno prima la sua nomina a consultore, poi a membro della Pontificia Commissione preparatoria degli studi e dei seminari. ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] sue mummie di Leopardi.
Nel Coro si manifestarono i segni di una crisi storica, individuale e stilistica che dei dodici suoni» (Goffredo Petrassi: una biografia…, 1986, in Scritti e interviste, 2008, p. 326).
L’allargamento del proprio linguaggio ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] Veneziani, che vi scorgevano non equivoci segnidei propositi aggressivi della Porta.
Non sappiamo Borgogna, rischiando di complicare le relazioni con quello Stato per il linguaggio intempestivo usato (in quell'occasione spinse il suo viaggio fino a ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Borghese e soprattutto l'Adorazione dei magi della National Gallery di Londra, segnata da quella magica ambientazione notturna, paesaggi, dimostrano la completa acquisizione del linguaggio decorativo giuliesco e anticipano la successiva evoluzione ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] è il prodotto di un linguaggio che si determina come possibilità assoluta sostanza del sacrificio con gli smaglianti segni della visione profetica ("Ebro di D'Ancona furono inscritti nelle Sacre rappresentazioni dei secoli XIV, XV e XVI, Firenze 1872 ...
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GIOVANNI XVI, antipapa
Luigi Canetti
Giovanni Filagato nacque a Rossano, in Calabria, intorno alla metà del X secolo da famiglia greco-bizantina di umili origini, forse di estrazione servile. Abbracciò [...] immediatamente seguenti, e che tradisce, nei toni e nel linguaggio, una forte simpatia per la figura di Giovanni XVI traccia successiva di segni palesi di rammarico e forse anche di pentimento personale di Ottone III per l'operato dei suoi uomini in ...
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PARODI, Domenico
Mariangela Bruno
– Nacque a Genova nel 1672 (Franchini Guelfi, 1988b, pp. 280, 293) dallo scultore Giacomo Filippo Parodi. Indirizzato agli studi classici, dimostrò una propensione [...] p. 114, n.1).
Il 1695 segnò il suo esordio nel contesto genovese: nell’uso di un linguaggio allegorico articolato in formule di D. P. per le statue del Belvedere di Vienna, in Bollettino dei Musei civici genovesi, XVIII (1996), 52-54, pp. 99-102; ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] discipline che di qualche linguaggio straniero". L'identificazione più ci sembra in definitiva un segno del suo scarso rilievo nella morte della n. d. sig.ra E.C. Piscopia ...; lettere dei Riformatori dello Studio di Padova per la laurea della C. e per ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] invece, ricoprì le superfici dei bronzi con fitte iterazioni segniche e tracciati geometrici regolati ortogonalmente (Segni e tracce, 1958, bronzo contenuti simbolici o narrativi con il solo linguaggio astratto, senza fare ricorso ad alcuno stilema ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...