Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] una legge è "un insieme di parole [...] che siano segni di quella che potremmo dire una volizione e servano a esprimerla linguaggio filosofico degli utilitaristi alla Bentham e alla Mill e si riferiva a un semplice calcolo algebrico dei piaceri e dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] a corte, egli compie un ulteriore tentativo per ritornare a Roma, segnato dall’Apologia pro se et contra calumniatores ad Eugenium papam IV ( penna di uno «scriba dei Cesari»; imitazioni palesi del linguaggio scritturale peraltro ignoto a Costantino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] Cola di Rienzo, con prese di posizione pubbliche che dovevano segnare la fine dei suoi rapporti con i Colonna, fino a decidersi di emblematica, che aveva preso a narrare sotto il linguaggio allegorico delle bucoliche, grazie a Cola di Rienzo poteva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] la sovrapposizione di linguaggi di differente valenza epistemologica metterebbe in discussione l’origine divina dei testi sacri, che della vita umana è regolato dall’alto e preceduto da segni straordinari, che lo preparano e lo favoriscono.
Nel loro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] , sopravvivendo alcuni anni tra lucidità e addirittura segni di pazzia. Morì il 14 dicembre del 1823 dei popoli).
In pagine turgide, fino a essere talvolta oscure per l’avvertita impellenza di affermare realtà nuove ancora prive del linguaggio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] vichiani. Vico dedica particolare spazio all’evoluzione delle lingue e, insieme, delle scritture: dai segni muti dei corpi e dai geroglifici, ai linguaggi simbolici e alle imprese araldiche dell’età eroica, fino ai «parlari» volgari e alle scritture ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] 'Università di Firenze e si laureò col massimo dei voti in filosofia il 25 giugno 1929 con una conobbe due maestri che incisero segni profondi nella sua mente e si rivela, oltre che sul piano del linguaggio, nel forte ruolo assegnato in quegli anni ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] statua di Condillac, progressivamente animata con l'introduzione successiva dei cinque sensi, donde si generano idee psichiche le quali, tradotte nei segni convenzionali del linguaggio, assumono carattere universale e rendono possibile il pensiero ...
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Barthes, Roland
Daniele Dottorini
Filosofo e semiologo francese, nato a Cherbourg (Manche) il 12 novembre 1915 e morto a Parigi il 26 marzo 1980. Figura fondamentale nel panorama culturale francese [...] completamente dedicata a questo argomento. Le sue teorie sul linguaggio e la significazione sono state un costante punto di una trans-semiologia, volta a superare il primato dei sistemi di segni basati sulla linguistica.
Bibliografia
F. Casetti, ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...