ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] nelle intese tra l'impero bizantino e il papato, quasi segni premonitori dello scisma d'Oriente, sancendo temporanee vittorie ora sul presupposto della pluralità dei significati, mentre gli artisti prestavano a quel linguaggio un corpo visibile. Beda ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] benché si fossero avvertiti i primi segni di disaffezione all'osservanza della regola al minimo le infiltrazioni di linguaggi regionali, riconoscibili per es. , Un tempio per la Repubblica: la chiesa dei SS. Maria, Matteo e dello Spirito Santo ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] infrazione delle regole di vita; la follia può costituire il segno della 'chiamata' d'uno spirito, che vuole che dei gesti, il carattere delle danze, dei canti, delle musiche, e gli interventi del leader religioso sui membri del gruppo; il linguaggio ...
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Festa
Vittorio Lanternari
Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi [...] festa allude, in maniera implicita e secondo un linguaggio simbolico (il linguaggio del rito e quello del corpo), valorizzando il rito di passaggio dunque marchia sul corpo dei giovani il segno della loro acquisizione. Tra gli aborigeni australiani ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] nozioni e dei loro rapporti. Parte insomma, anzitutto, da quella che oggi chiameremmo un’analisi del linguaggio, e non c’è nulla in comune, e la ragione, non avendo i segni altra realtà che quella della mente che li produce, non può lavorare su ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel [...] in cui essa, isolata, vive nella coscienza linguistica dei parlanti, e un senso contestuale, ossia il particolare o attraverso calchi.
Informatica
Gruppo ordinato di caratteri del linguaggio di macchina costituente un’informazione (per es., un ...
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Divinazione in base ai sogni.
La religione vedica conosce riti contro i cattivi sogni considerati alla stregua di ogni altro male; ma questa concezione cede presto, nella letteratura brahmanica, all’idea [...] dei sogni). La credenza in sogni indicatori di eventi futuri è documentata sin dal 2° millennio a.C. (Babilonia, epopea di Gilgamesh; Egitto, sogno di Tutmosi sotto la Sfinge). La vera e propria o. presuppone inoltre che i sogni abbiano un linguaggio ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] valori etici cui è connessa nel linguaggio corrente. L'elemento sacro, e) rinunzia a ogni indagine sullo sviluppo storico dei fatti esaminati; f) non può porsi il "storia dello spirito" che porta i segni delle tendenze del posthegelianesimo. Ma già ...
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VOCAZIONE
Agostino Tesio
. La cosa più importante di tutta la vita è la scelta della professione, disse Pascal. Da essa infatti dipende che l'uomo si trovi in quel posto che, essendo secondo le sue [...] delle sue doti naturali ed acquisite. Nel linguaggio corrente si dà il nome di vocazione inclinazione del soggetto con altri segni divini e intimi, e l vescovo, il quale si regola tenendo conto dei bisogni della diocesi.
Il nuovo codice canonico ...
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INNOCENZO III
A. Iacobini
Pontefice dal 1198 al 1216, al secolo Lotario dei Conti.I. nacque nel 1160-1161 a Gavignano presso Segni, nel Lazio meridionale, da una famiglia della piccola nobiltà locale, [...] -Croce, 1982).In un contesto di segno diverso, volto anche al consolidamento dei domini familiari in Campagna e Marittima e rapporto con le reliquie conservate nella cappella. Il linguaggio arcaizzante di questo pezzo - che contrasta vistosamente con ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...