Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] le leggi. Ad alimentarli era la coscienza che il linguaggio delle immagini in movimento, oltre a essere sommamente suggestivo dalla programmazione obbligatoria per i film che avessero "insufficienti qualità artistiche, culturali o di dignità ...
Leggi Tutto
BATTISTI, Lucio
Alessandro Bratus
Nacque a Poggio Bustone, nel Reatino, il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti, impiegato amministrativo in una ditta che gestiva la riscossione delle imposte [...] della programmazionedi alcuni parti di tastiera presenti nel disco. Panella aveva un passato di scrittore G. Salvatore, Mogol-B.: l’alchimia del verso cantato. Arte e linguaggio nella canzone moderna, Roma 1997; F. Mirenzi, B. Talk. La ...
Leggi Tutto
FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] D’Aragona fiancheggiavano l’esperimento corporativo mantenendo tuttavia un «linguaggio del tutto estraneo allo stile fascista» (Il cavallo e di investimenti industriali spesso affidati all’industria di Stato. Dopo aver votato nel 1962 per il programma ...
Leggi Tutto
Sistema politico
David Easton
Introduzione
L'espressione 'sistema politico' designa l'oggetto di studio dei politologi, quello che si può definire il dominio della scienza politica. Nella sua accezione [...] lo sviluppo della programmazione lineare e della ricerca operativa, in cui una sequenza di eventi viene assimilata a mentale? A ciò si potrebbe rispondere che il linguaggio ha sempre la funzione di costituire la realtà. Come osservava lo psicologo ...
Leggi Tutto
PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] metà del secolo, conobbe un impulso straordinario verso la programmazionedi un più moderno assetto economico-amministrativo dello Stato imperiale, cui gli uomini di cultura, gli studiosi di economia e i giuristi più impegnati dettero un contributo ...
Leggi Tutto
ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] , Lirici greci, Anceschi scrisse tre introduzioni, tutte riunite nell’ed. a cura di N. Lorenzini (Milano 1985); Ultima lezione e programma. 11 maggio 1981, in Studi di estetica (giugno 1981), poi in Itinerario aperto (Parma 1990); Tra Pound e ...
Leggi Tutto
Dimostrazione, teoria della
Jean-Yves Girard
La teoria della dimostrazione nasce negli anni Venti del Novecento come strumento di realizzazione del programmadi David Hilbert per la fondazione della [...] Vedremo più avanti come il calcolo si possa estendere a linguaggi più forti; limitiamoci per ora al caso del primo ordine (numero monografico dedicato all'eredità del Programmadi Hilbert, con contributi di autori diversi).
Gentzen 1969: Gentzen, ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] parlato deriva inoltre un diverso grado di libertà nella programmazione e durata dei propri enunciati rispetto in situazioni parlate formali (per es., nel linguaggio politico; ➔ politica, linguaggio della) o nella scrittura contemporanea (per es., ...
Leggi Tutto
Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] cominciato a svilupparsi a partire dalla scoperta di un linguaggio autonomo delle immagini, ben presto i obbligo per le sale diprogrammare una quota di film inglesi non inferiore al 20%, limitava l'acquisto selvaggio di quelli stranieri e stanziava ...
Leggi Tutto
Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] molto frequenti (Sergio 2004: 123).
In generale le esigenze di spettacolarità, quelle di rispetto di tempi e di ritmi legati alla programmazione, quelle del rapporto con altri linguaggi – musica e rumori – fanno della lingua della radio qualcosa ...
Leggi Tutto
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...