Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XX secolo l’unità europea diviene, da progetto utopistico, concreto disegno politico, [...] a quella questione in un senso chiaramente definibile nel linguaggio del diritto pubblico proprio degli Stati sovrani. Infatti tanto bilanciato dai benefici di spazi di mercato, iniziativa e programmazione economica aperti al di là delle ancora ...
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MUNARI, Bruno
Rosa Monaco
– Nacque a Milano il 24 ottobre 1907 da Enrico Munari e da Pia Cavicchioni.
Il padre, capocameriere presso il ristorante Gambrinus di Milano e la madre, ricamatrice di ventagli, [...] immediatamente dopo, Munari, scettico nei confronti del linguaggio verbale, produsse opere di gusto quasi dadaista, tutte caratterizzate da un primari», definito dall’artista come la sua prima creazione di arte programmata (Id., 1993, p. 32) – e la ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] , le offriva «il linguaggio narrativo dei mosaici» e la contemplazione di «cadenze espressive» che di trasmissioni, sempre del Terzo Programma, intitolato Milano viscontea (1953) di cui pubblicò per la ERI i testi nel 1954, il programma Racconti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il clavicembalo raggiunge nel XVIII secolo il culmine della perfezione costruttiva, [...] vocale e quella violinistica, trovando faticosamente un linguaggio proprio, che prenda spunto da altre esperienze dell’Ottocento alla fissazione di quel grande repertorio internazionale che ancora oggi domina la programmazione delle sale da concerto ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] di arcaismi e di termini difficilmente comprensibili, la canzone prima di Modugno presenta più di un tratto in comune con il linguaggioprogrammazione.
x = a (sen ωt) x2 = a (sen ωt + γ)
(“Fenomenologia”, 1971)
Parallelamente ad altre forme di ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] lancia un avvertimento: «Gli enti locali dovranno rispettare rigorosissimi criteri di gestione delle risorse. Il che non vuol dire chiudere i rubinetti, perché altrimenti si bloccherebbe la programmazione» («La Repubblica» 22 febbraio 2006)
L’es. (25 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’industria culturale è il frutto di un incontro fra molteplici fattori. Alla base [...] come il fumetto, la canzone di consumo, la programmazione televisiva, tutte meritevoli di un’interpretazione seria e fondata proporre la produzione di una merce “ripetibile”, il nuovo medium rende più omogeneo l’uso del linguaggio, modifica i rapporti ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] ) è sostituito da modelli fluidi, rispondenti alla varietà diprogrammi mandati in onda a tutte le ore (➔ televisione 171-172).
Il linguaggio delle istituzioni e della pubblica amministrazione (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio; ➔ burocratese) ...
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aggressività
Susanna Pietropaolo
L’aggressività rappresenta la tendenza di un individuo a esprimere comportamenti ostili verso uno o più membri della propria o di un’altra specie. L’aggressività è molto [...] appartenenza di questo termine al linguaggio comune, la definizione del concetto di a. ha costituito oggetto di un definita come un istinto reattivo che, pur avendo una sua programmazione biologica, si manifesta in risposta agli stimoli che lo evocano ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] il regista arrivò a codificare un proprio linguaggio recitativo fondato sulla destrutturazione della classica actio stabili fu non solo la scelta di fare dei propri spettacoli lo scheletro portante della programmazione e dell’identità dei tre enti, ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...