INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] gli utenti dei diversi calcolatori (v. Tanenbaum, 1992 e 1995).
i) Linguaggidiprogrammazione
I linguaggidiprogrammazione sono linguaggi artificiali che permettono di descrivere un algoritmo in modo rigoroso, consentendone quindi l'esecuzione da ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] . Più in particolare, l’art. 1 della legge stabiliva che «la diffusione circolare diprogrammi radiofonici via etere o, su scala nazionale, via filo e diprogrammi televisivi via etere, o, su scala nazionale, via cavo e con qualsiasi altro mezzo ...
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Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] successiva: hanno cioè elaborato un linguaggiodi tale sottigliezza e flessibilità quale nessun di stampa, studi per la preparazione diprogrammi e di film, scrittori, attori, artisti, programmatoridi materiali educativi, produttori diprogrammi ...
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Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] dal greco kinema ("movimento") e grapho ("descrivere"). Il linguaggio del corpo è la base dell'attività sia dell'atleta sia e passò a tutto il globo oltre 2000 ore diprogrammazione), la televisione offrì al mondo una grande panoramica: telecamere ...
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Contenuto, analisi del
Franco Rositi
1. Definizione
La locuzione 'analisi del contenuto' copre un vasto campo di procedure metodologiche che hanno il fine di tracciare con rigore un sintetico profilo [...] calcolatori elettronici. Il fatto di disporre di macchine e diprogrammidi elaborazione che in pochi 1983.
De Lillo, A. (a cura di), L'analisi del contenuto, Bologna 1971.
Farassino, A., Censura, sintomo, linguaggio, in "Ikon", 1974, LXXXVIII-LXXXIX, ...
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BONGIORNO, Mike
Aldo Grasso
(Michael Nicholas Salvatore)
Nacque a New York, il 26 maggio 1924, da Philip, avvocato italo-americano, figlio di siciliani, molto in vista e impegnato attivamente nella [...] con il linguaggiodi Dante ma con quello di Mike Bongiorno.
La prima puntata di Lascia o raddoppia? andò in onda il 26 novembre 1955, e seguirono due anni di grande successo: i primi critici televisivi si scatenarono sul programma, i concorrenti ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] linguaggio omogeneo. Con la tecnologia digitale si verifica un mutamento nelle infrastrutture sia di trasmissione (satellite, fibra ottica ecc.) sia di ricezione (decodificatore e antenna parabolica ecc.), nelle modalità di fruizione e programmazione ...
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Radio
Gianfranco Bettetini
Guido Gola
Giorgio Simonelli
Gaetano Tramontana
sommario: 1. La rinascita della radiofonia negli anni novanta. 2. La configurazione del sistema radiofonico italiano: a) [...] per l'ascoltatore di creare una personale programmazione musicale (play list) e, di notevole impatto sul pubblico più giovane, l'integrazione con l'immagine. Tutto questo, però, può condurre alla trasformazione del linguaggio radiofonico, che da ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] "1. La diffusione diprogrammi radiofonici o televisivi, realizzata con qualsiasi mezzo tecnico, ha carattere di preminente interesse generale. 2 secondo luogo, i limiti modali (di completezza e di correttezza del linguaggio) che, nell'uso del mezzo, ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] programmato, verticistico, paternalistico, capace di disperdere la qualità di alcuni episodi 'd'autore' o di alcuni movimenti, di alcune scuole, di C., Langage et cinéma, Paris 1971 (tr. it.: Linguaggio e cinema, Milano 1977).
Metz, C., Le signifiant ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...