NERVOSO, SISTEMA
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Giulio CHIARUGI
Michele MITOLO
Silvestro BAGLIONI
Mario CAMIS
Vittorio CHALLIOL
Massimiliano GORTAN
Primo DORELLO
Amedeo HERLITZKA
Onorino [...] ) e nella motilità (paresi, deviazioni); il velopendolo, specie durante la fonazione; la mastazione e la deglutizione; il linguaggioformale (ricerca delle disartrie); il collo, allo stato di riposo (trofismo, posizioni abnormi, ecc.) e in movimento ...
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MARTINI, Francesco di Giorgio
Luisa Becherucci
Pittore, scultore, architetto, ingegnere militare, nato a Siena il 23 settembre 1439, morto presso Siena nel 1502. Della giovinezza, trascorsa a Siena [...] con Madonne (varie redazioni a Siena, Pinacoteca) ricordano i modi di Neroccio Landi suo socio fino al 1475. Il linguaggioformale dell'Incoronazione (1471, Siena, Pinacoteca) ci riporta invece a Donatello e al Ghiberti, come nel Vecchietta che s'è ...
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Si dà genericamente il nome di astrattismo alle correnti artistiche moderne che escludono ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo sensibile. Le pitture e le sculture astratte vengono [...] : quest'ultima corrente è detta anche organica o biomorfica. Nel suo insieme rappresenta l'istanza di trovare un linguaggioformale, e quindi internazionale, esente da ogni tradizione nazionale. Perciò l'a. ebbe una forte ripresa, tanto in Europa ...
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SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] consiste nel frantumare l'edificio in componenti piccole, adatte alla produzione industriale, e poi nel rimontarle con un linguaggioformale mutevole nelle combinazioni e nei ritmi, tale da stimolare nella gente la ricerca della propria identità". La ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] di un modello teorico e delle sue connessioni formali. Una classica teoria formale è quella ipotetico-deduttiva di C.L. Hull forma, che è legata all’acquisizione e uso del linguaggio, diventa progressivamente sempre più importante per l’uomo nel ...
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animazióne, cìnema di Tecnica cinematografica in base alla quale ciascuna immagine è elaborata graficamente in modo statico e separatamente dalle altre, di modo che il movimento nasce al momento della [...] per l’infanzia, ottenuto secondo principi narrativi, formali e spettacolari simili a quelli del cinema dal vero J. Katzenberg, che ha prima puntato a un’animazione ‘dotta’ nel linguaggio ma simile nello stile alla Pixar con il pregevole Z – La ...
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Matematico tedesco (Königsberg 1862 - Gottinga 1943). È la figura più notevole della matematica della prima metà del Novecento e forse dell'intero secolo. A Königsberg frequentò l'università con [...] propose perciò di trasformare le teorie in sistemi puramente formali di segni (i simboli linguistici in cui si esprimono le teorie stesse una volta fissata in modo rigido la morfologia del linguaggio) e di assumere come "sicure" solo le manipolazioni ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] Wickhoff (1895-1913) si afferma il concetto del vicendevole influsso tra il variare degli elementi formali e dei significati nel linguaggio artistico; inoltre viene utilizzato e affinato il metodo morelliano. L'indirizzo avviato da Wickhoff è portato ...
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TEORIE FORMALIZZATE
Aldo Marruccelli
. Una t. deduttiva T è un insieme di enunciati espressi in un determinato linguaggio (ordinario o simbolico) suscettibile di interpretazioni su opportuni insiemi [...] una certa interpretazione. Si parla di "t. f. in senso stretto" (o anche di "sistema formale" o "formalismo") quando T è costituita soltanto dal suo linguaggio simbolico, dal suo apparato deduttivo (insieme degli assiomi e regole di deduzione) e dai ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] passò poi a discutere sull'"esattezza" (ὀρϑότης) intrinseca del linguaggio, a saggiare la ὀρϑο0της, ad ammetterla o ripudiarla secondo i al lato logico della lingua anziché alla considerazione formale, e ciò perché, opponendosi artes e auctores, ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...