NUVOLONE, Panfilo
Francesco Frangi
NUVOLONE, Panfilo. – Figlio di Michele, nacque tra il 1578 e il 1581 verosimilmente a Cremona.
Pur in assenza di attestazioni d’archivio, tutto concorre infatti a [...] ispirazione controriformata, le tele si caratterizzano per un linguaggio stentato e attardato, che specie nel caso della per un arioso ritmo compositivo e un rigoroso controllo formale che derivano infatti dalla pittura di Camillo Procaccini, alla ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] credo spirituale dei riformati piuttosto che per la norma formale restaurata dalla Chiesa cattolica. Nel testamento egli afferma di sotto il rapporto dell'arte, risiede infatti nel linguaggio e nel suo valore di testimonianza folciorica. L'impasto ...
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MARINARI, Onorio.
Sandro Bellesi
– Figlio del pittore Gismondo e di Maddalena Guinterini, nacque a Firenze il 31 ott. 1627. Dopo avere appreso i primi rudimenti nella bottega del padre, modesto decoratore [...] oggi perduta, doveva mostrare caratteri stilistici deferenti essenzialmente al linguaggio di Dolci, artista al quale fu assegnata all’inizio la modesta qualità stilistica e l’eccessiva severità formale indussero comunque a trasferire l’opera, nel ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] dai modelli vocali, in favore di un linguaggio gradualmente orientatosi verso i caratteri dello stile "concertato dell'arte virtuosistica di Andrea Gabrieli, senza raggiungere l'ampiezza formale delle opere di Claudio Merulo.
Tra le sue opere, gran ...
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NORDIO, Umberto
Miriam Panzeri
– Nacque il 7 marzo 1891 a Trieste, allora nell’Impero austro-ungarico, figlio dell’architetto Federico, detto Enrico, e di Luisa Tacchi, nativa di Bolzano. Venne battezzato [...] continuando a collaborare nello studio del padre, dal linguaggio del quale prese presto le distanze, pur raccogliendone vivono, e quelle dell’architettura e delle sue necessità formali e stilistiche. Tale concezione dell’arte del costruire lo ...
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UGOLINO da Orvieto
Paolo Vittorelli
UGOLINO da Orvieto (Ugolinus Urbevetanus, Ugolinus Francisci de Urbeveteri). – Nacque, si suppone, in Forlì attorno al 1380 (Haberl, 1895, p. 46), figlio di un Francesco [...] Il terzo è un commento, nei termini e nel linguaggio della filosofia scolastica, al Libellus cantus mensurabilis attribuito al di denominare ars subtilior, mentre sotto il profilo formale è un continuatore della cosiddetta ars nova italiana. ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] popolazioni allogene (come venivano definite nel linguaggio burocratico le nazionalità diverse da quella sopravvivenza per il clero allogeno a prezzo di un'accettazione formale del progetto di italianizzazione, come emerge dall'accordo del 16 ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] filosofie "più aderentemente epistemologiche, come la filosofia del linguaggio, della storia e della prassi", per cui si dell'Occidente", considerata non solo sotto il profilo esclusivamente formale, ma nella sua ipotiposi, vale a dire nell'agire ...
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SOLIMENA, Angelo
Augusto Russo
SOLIMENA, Angelo. – Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 17 novembre 1629, da Orazio e da Angela Perreca, e venne battezzato il giorno seguente nella locale [...] S. Giorgio fu terminata solo nel 1680 da Francesco Solimena, segnando, nell’apertura barocca, una netta distanza formale dal linguaggio paterno). A seguire, databili verso il 1676, sono gli affreschi di Angelo nella cappella della Madonna del Carmelo ...
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GIOVANNI PIETRO da Cemmo
Alessandro Serafini
Scarsissime le notizie documentate su questo pittore originario di Cemmo di Capo di Ponte, in Valcamonica, attivo a partire dall'ottavo decennio del XV secolo, [...] tra la favola cortese, il gusto antiquario e un linguaggio semplificato che si avvale di un'accentuata ricchezza cromatica.
foppesco, G. raggiunse un alto livello di maturazione formale e una potenza scultorea che trova corrispondenza nei rilievi ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...