JACOPO da Verona
Maria Elena Massimi
Figlio di Silvestro e di Agnese, è documentato a Verona, nella contrada di S. Cecilia, dal 1388 al 1442; la data di nascita 1355 è ricavabile dall'anagrafe contradale [...] originaria e i Musei civici di Padova e in parte consunte, il linguaggio di J. appare indebitato con i modi di Altichiero da Zevio fino al ribaltata in superficie, in una generale semplificazione formale e strutturale, nel gusto cronachistico per i ...
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LAMA, Giovan Battista
Rossella Faraglia
Nacque a Napoli intorno al 1673, come si deduce dalle Aggiunte all'Abecedario di Orlandi del 1733 (p. 457), che lo definiscono "in età d'anni sessanta". La sua [...] 'intensità espressiva di Solimena, sebbene tradotta in un linguaggio più dimesso. È di fondamentale importanza ricordare, a dal marattismo romano - un'istanza di fondamentale chiarezza formale di matrice classica, recupera l'eleganza compositiva di De ...
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VAROTARI, Alessandro detto il Padovanino
Fiorella Pagotto
– Nacque a Padova nel 1588 da Dario e da Samaritana, che era figlia del pittore Giambattista Ponchino (Ruggeri, 1993, p. 9).
Poiché il padre [...] Padova, presenta infatti un preciso richiamo al classicismo e alla compostezza formale; probabilmente poco dopo eseguì anche la pala con La Madonna pittore si esprime con pienezza di linguaggio opponendosi al dilagare del tardomanieristico palmesco. ...
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MIRABELLI, Antonio
Fausto Giordano
– Nacque a Calvizzano presso Napoli il 21 febbr. 1812 da Domenico e da Maria Anna De Criscio, discendenti entrambi da nobile famiglia. Iniziò gli studi nel seminario [...] come un argine nei confronti delle forze disgregatrici del linguaggio e dei contenuti a esso connessi, che a Roma dell’esigenza non solo di rinnovare il classicismo sul piano formale, ma anche di renderlo adatto a interpretare e a esprimere ...
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RIVALTA, Andrea
Chiara Carpentieri
RIVALTA, Andrea. – Non ci sono notizie certe sulla data e sul luogo di nascita di questo scultore, che dal 1603 operò presso la corte sabauda sotto Carlo Emanuele [...] indica come autore un certo scultore La Fontaine). L’impianto formale del gruppo rievoca quello del modello che Tacca inviò alla corte centauro e del lapita rivela l’appartenenza a un linguaggio secentesco, databile al primo ventennio del XVII secolo. ...
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JOPPOLO, Beniamino
Simona Carando
Nacque a Patti, presso Messina, il 31 luglio 1906, terzo dei cinque figli di Giovanni e Paolina Sciacca. Il padre, di Sinagra, era proprietario terriero e professore [...] sul tema di un sensuale rapporto con la natura, in un linguaggio lirico che echeggia variamente G. Leopardi, G. D'Annunzio, D Audiberti aveva trovato interessanti sia per il vigore formale sia in quanto coincidenti con alcuni aspetti estremi della ...
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ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] masse larghe e compatte, evocanti talvolta il senso formale di Tino di Camaino. In sostanza, egli riesce , della seconda metà del secolo è facile vedere la comprensione più del linguaggio del fratello Nardo, oppure di Iacopo, che del suo.
Bibl.: G ...
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LAZZARO, Domenico (Mimì) Maria
Maria Viveros
Nacque a Catania il 19 genn. 1905 da Giuseppe, decoratore specializzato nella tecnica dello stucco, e da Lucia D'Arrigo. Adolescente, ricevette i primi rudimenti [...] dare una svolta alla propria ricerca, recuperando un linguaggio essenziale e primitivo. Incominciò così, in scultura, personali, giungendo a una progressiva accentuazione dell'astrazione formale e della stilizzazione.
Nel 1949 vinse il concorso ...
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THEODOLI, Gerolamo
Raffaella Catini
– Nacque a Roma nel 1677 da Carlo e dalla nobildonna Francesca Sacchetti, «ultimo discendente del ramo romano dei marchesi di San Vito» (Spesso, 1991b, p. 450 nota [...] quadrata era connessa una struttura interna completamente lignea. Il fronte originario mancava di qualsiasi dettaglio formale; l’essenzialità del linguaggio, evidente anche negli interni, rende manifesta «un’attenzione per lo studio tipologico e i ...
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BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] , ed è l'opera scultoria di B. che ha maggiore coerenza formale e ricchezza inventiva. Già è nuova, rispetto alla porta di Monreale, datazione).
La complessità di apporti nella formazione del linguaggio di B. può essere bene ricollegata alla ricchezza ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...