FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] iconografico riflette la poliedrica cultura bocchiana. Il linguaggio maturato a Roma nella cerchia famesiana si purifica ) e Bologna (palazzo Bocchi) con l'aggiunta di "capricci" formali propri al Doceno.
Verso lo scadere del sesto decennio il F. ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] in prima persona; certo è che essa parla un linguaggio schiettamente classicheggiante che, tra la produzione artistica coeva, è raggiunge così risultati personalissimi di grande eleganza formale ravvivata da un'espressività delle figure affatto ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] nella produzione del pittore: egli arriva ad una riformulazione del linguaggio michelangiolesco, che nella semplificazione compositiva, nell'abbandono di ogni compiacimento formale e descrittivo, si connota di tutti gli elementi caratteristici della ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] lasciò nel suo rapido passaggio opere elaborate nel suo personale linguaggio; ma esse nulla tolgono a un "collega" con interessa anche le vicende del Sepolcro), come si evince dalla formale protesta inoltrata dallo Speciale nel 1470 (Meli, 1959, pp ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] a configurare un vero e proprio nuovo linguaggio fuori dalle regole degli ordini architettonici, teso opere nell'attuale secondo casale Strozzi poco resta. Riconoscibile per il timbro formale del D., nonostante il pessimo stato in cui versa, è la ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] 1982, pp. 12 s.). Una analoga crescita del suo linguaggio espressivo si nota in una serie di tele con episodi Reggio Emilia, di una grande felicità nella sintesi di pienezza formale e sontuosa fastosità dei costumi, resi con colori brillanti, di ...
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VITALE da Bologna
D. Benati
(o di Aymo degli Equi)
Pittore bolognese, di cui si hanno notizie dal 1330 al 1359.
Il 7 marzo 1330 è attestato che V. riscosse il saldo per i lavori condotti nella cappella [...] questa strada di bizzarria gotica, sostanziata di osservazioni naturalistiche ma calata in un ordine formale di superiore astrazione, V. costruisce coerentemente il proprio linguaggio: cadono in questi anni anche le quattro Storie di S. Antonio Abate ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] Accademia di S. Luca acquisendo così le basi necessarie per il suo linguaggio accademico. Secondo le fonti (Vinci, p. 44) avrebbe anche soggetto del quadro sulla volta, la tradizione formale e iconografica delle grandi gallerie romane del Cinquecento ...
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COURTOIS, Guillaume (in Italia Guglielmo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nacque a Saint-Hippolyte in Borgogna nel 1628 (Pascoli, 1730; ma lo stesso Pascoli, altrove [cfr. [...] a fondo nel suo messaggio barocco e tradotto in un linguaggio esuberante nelle forme e nel colore che rimarrà caratteristico del sovrasta la composizione, è ripresa una forte ispirazione formale dalla nota incisione del Bloemart su disegno del ...
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CARRIERA, Rosalba
Gabriella Gatto
Nacque a Venezia il 7 ott. 1675 da Andrea e da Alba Foresti. Il padre stesso, legista nell'amministrazione privata del procuratore di S. Marco e pittore per diletto, [...] infatti la sua arte fu sempre legata ad una certa consistenza formale e precisione disegnativa (si vedano, per esempio, le miniature). però da una certa corposità nell'impostazione formale, estranea al linguaggio di quel pittore. Per evidenti affinità ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...