BURRI, Alberto
Massimo De Sabbata
Nacque a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915, primogenito di Pietro, commerciante di vini, e di Carolina Torreggiani, insegnante elementare.
Medico tra guerre [...] , ora filiformi e reticolari, rivelavano alcune affinità con il linguaggio di Jean Arp, Paul Klee e Joan Miró.
Successivamente cominciavano a prendere il sopravvento sulla semplice organizzazione formale della composizione. Non è chiaro quando ciò ...
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FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] Pozzo (Cervetto, 1920, p. 50). In questi bronzi decorativi il F. si esprimeva in un linguaggio aulico e classicheggiante di grande raffinatezza formale: i ricchissimi capitelli corinzi, i festoni di fiori e di frutta dal rilievo pieno, dal disegno ...
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BIANCHI BANDINELLI, Ranuccio
Ida Baldassarre
Nacque a Siena il 19 febbr. 1900 da Mario dei conti Paparoni, di antica famiglia locale (tra i suoi antenati si annovera anche un papa), e da Margarete Ottilia [...] "i saggi si limitano a chiarire solo il lato formale del fenomeno artistico, trascurando gli altri elementi che concorrono a 188); l'abbandono della forma organica del tardo antico è il linguaggio di un mondo in crisi, crisi economica e sociale, di ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] iconografico riflette la poliedrica cultura bocchiana. Il linguaggio maturato a Roma nella cerchia famesiana si purifica ) e Bologna (palazzo Bocchi) con l'aggiunta di "capricci" formali propri al Doceno.
Verso lo scadere del sesto decennio il F. ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] nella produzione del pittore: egli arriva ad una riformulazione del linguaggio michelangiolesco, che nella semplificazione compositiva, nell'abbandono di ogni compiacimento formale e descrittivo, si connota di tutti gli elementi caratteristici della ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] lasciò nel suo rapido passaggio opere elaborate nel suo personale linguaggio; ma esse nulla tolgono a un "collega" con interessa anche le vicende del Sepolcro), come si evince dalla formale protesta inoltrata dallo Speciale nel 1470 (Meli, 1959, pp ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] a configurare un vero e proprio nuovo linguaggio fuori dalle regole degli ordini architettonici, teso opere nell'attuale secondo casale Strozzi poco resta. Riconoscibile per il timbro formale del D., nonostante il pessimo stato in cui versa, è la ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] 1982, pp. 12 s.). Una analoga crescita del suo linguaggio espressivo si nota in una serie di tele con episodi Reggio Emilia, di una grande felicità nella sintesi di pienezza formale e sontuosa fastosità dei costumi, resi con colori brillanti, di ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] Gaddi inaugurata un secolo prima dal nonno Gaddo, raccogliendone l'eredità tecnica e formale ma nello stesso tempo enucleando un linguaggio tardogotico fondamentalmente innovatore per la cultura figurativa fiorentina del tempo, premessa ai successivi ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] Accademia di S. Luca acquisendo così le basi necessarie per il suo linguaggio accademico. Secondo le fonti (Vinci, p. 44) avrebbe anche soggetto del quadro sulla volta, la tradizione formale e iconografica delle grandi gallerie romane del Cinquecento ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...