CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] caratteristiche di tutta la sua produzione, ma non certo il linguaggio né la resa dell'atmosfera; il C. sì limita a si avvicina al mondo di Giorgione, ma l'accostamento è solo formale perché l'atmosfera è quella semplice e cordiale di Cima, sereno il ...
Leggi Tutto
COSTANZO, Giuseppe Aurelio
Rosa Maria Monastra
Nacque a Melilli (Siracusa) il 6 febbr. 1841, e in quelle campagne trascorse la fanciullezza accanto alla madre Maria, la cui mite immagine di analfabeta [...] composti fra il '61 e il '72, con un linguaggio poetico alquanto approssimativo e ridondante, impreziosito da frequenti rinvii alla tradizione - al di là della più scaltrita padronanza tecnico-formale - i limiti della "rivolta" costanziana: la sua ...
Leggi Tutto
MARABITTI, Francesco Ignazio
Paolo Russo
Nacque a Palermo il 6 genn. 1719 da Pietro e Caterina (Palermo, p. 356); i fratelli Giuseppe e Lorenzo furono entrambi scultori, intagliatore in legno il primo, [...] alla elevata perizia tecnica e alle moderne soluzioni formali acquisite, ottenne numerose commissioni in diversi luoghi Marvuglia, gruppo equestre che traduce in più compassato linguaggio classicista il celebre modello berniniano del Costantino a ...
Leggi Tutto
DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] soggetto datato 1492.
Per evidenti ragioni stilistiche e formali vanno invece espunte indiscutibilmente dal catalogo del D dell'ambiente artistico della Sicilia occidentale, dotato di un linguaggio che via via si era inaridito in cifre stilistiche ...
Leggi Tutto
BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] dei mezzi espressivi raggiunti dal compositore ormai in possesso di un linguaggio autonomo non più soggetto agli influssi dei suoi illustri maestri.
Per quanto riguarda i caratteri formali delle sonate del B. si può notare come, non diversamente da ...
Leggi Tutto
DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] il D. si discosta dalla tradizione e dal repertorio tematico formale "toscano", da Petrarca a Tasso, con qualche reminiscenza dantesca nei nel caso di Sassari, l'incerta denominazione del linguaggio materno, segno che ormai non soltanto l'italiano ...
Leggi Tutto
LACCABUE (Ligabue), Antonio
Paola Pietrini
Nacque a Zurigo il 18 dic. 1899 da Maria Elisabetta Costa, originaria di Cencenighe Agordino, e venne registrato all'anagrafe con il cognome della madre. La [...] ragione, si può supporre che l'elaborazione di un "linguaggio" pittorico in cui non mancano i riferimenti "colti" la fine degli anni Venti e gli anni Trenta hanno un impianto formale semplice. I colori, molto diluiti, sono ancora spenti, i contorni ...
Leggi Tutto
Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] e ben definito, al contempo memori della lezione formale del cinema classico statunitense, dei codici del film G. individua una dimensione epica e simbolica, articolando il linguaggio di un western fordiano nel paesaggio siciliano, arido e grandioso ...
Leggi Tutto
PARIBENI, Enrico
Gabriella Capecchi
– Nacque a Roma il 4 settembre 1911, primogenito di Roberto, archeologo, e di Francesca Cicconetti. Dopo gli studi presso l’Istituto Massimo, si iscrisse alla facoltà [...] modi di aderenza al reale e di convenzione formale; forte motivo di consonanza fu la comune capacità di storia» (Beschi, 1998, p. 11). Scritte in un linguaggio inconsueto fra gli archeologi per sintesi ed elegante efficacia (M. Robertson, ...
Leggi Tutto
BENIGNI, Umberto
Pietro Scoppola
Nato a Perugia il 30 marzo 1862, studiò nel seminario perugino e ricevette gli ordini sacerdotali il 20 dic. 1884. Nel 1885 pubblicò in Perugia l'opuscolo Arabia primitiva [...] loro corrispondenza il B. e i suoi soci si valsero di un linguaggio convenzionale o cifrato. Il B. si servì di numerose firme (Secondo non era cessata la sua attività, e fu ricostituito formalmente nell'estate del 1915. All'indomani della guerra un' ...
Leggi Tutto
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...