FERRARIO, Ercole
Marco Sandroni
Nato il 23 marzo 1816 a Samarate, nel basso Varesotto, da Luigi, agiato proprietario terriero, e da Maria Ambrosoli, compì i primi studi presso il ginnasio di Legnano [...] è significativo che molte delle pubblicazioni del F. siano espressione, anche dal punto di vista formale, della ricerca di un linguaggio di comprensione immediata. Il dialogo, ambientato quasi teatralmente, diventò così per lui un modulo letterario ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] Carmine a Pistoia: opere "puriste" di forte impronta neocinquecentesca, estranee alle eleganze formali classiciste di matrice gabbianesca e al linguaggio fiorentino più corrente, ricco di originali ed eclettiche formule edonistiche. Oltre alle opere ...
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BALBANI, Manfredi
Gemma Miani
Nacque a Lucca l'8 ott. 1544, terzogenito di Giovanni di Francesco, mercante-banchiere, e di Zabetta Calandrini. Nel 1556 il padre si separò dai fratelli Tommaso, Matteo [...] è buon giovane, di poca spesa, et virtuoso...". Nel linguaggio di Turco Balbani quest'ultimo vocabolo ci sembra assumere un Il 2 marzo seguente comunicò al governo ginevrino la promessa formale di fornirgli aiuti concreti, ottenuta da Enrico IV.
Dopo ...
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PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] secondo quarto del Trecento, risultando il suo linguaggio progressivamente fuori moda.
Nulla di certo si conosce furono di pacatezza espressiva, di misurata eleganza e semplicità formale: uno stile chiaro e privo di virtuosismi descrittivi, che ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] credo spirituale dei riformati piuttosto che per la norma formale restaurata dalla Chiesa cattolica. Nel testamento egli afferma di sotto il rapporto dell'arte, risiede infatti nel linguaggio e nel suo valore di testimonianza folciorica. L'impasto ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] dai modelli vocali, in favore di un linguaggio gradualmente orientatosi verso i caratteri dello stile "concertato dell'arte virtuosistica di Andrea Gabrieli, senza raggiungere l'ampiezza formale delle opere di Claudio Merulo.
Tra le sue opere, gran ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] popolazioni allogene (come venivano definite nel linguaggio burocratico le nazionalità diverse da quella sopravvivenza per il clero allogeno a prezzo di un'accettazione formale del progetto di italianizzazione, come emerge dall'accordo del 16 ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] filosofie "più aderentemente epistemologiche, come la filosofia del linguaggio, della storia e della prassi", per cui si dell'Occidente", considerata non solo sotto il profilo esclusivamente formale, ma nella sua ipotiposi, vale a dire nell'agire ...
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GIOVANNI PIETRO da Cemmo
Alessandro Serafini
Scarsissime le notizie documentate su questo pittore originario di Cemmo di Capo di Ponte, in Valcamonica, attivo a partire dall'ottavo decennio del XV secolo, [...] tra la favola cortese, il gusto antiquario e un linguaggio semplificato che si avvale di un'accentuata ricchezza cromatica.
foppesco, G. raggiunse un alto livello di maturazione formale e una potenza scultorea che trova corrispondenza nei rilievi ...
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GARELLI, Franco
Ilaria Schiaffini
Nacque a Diano d'Alba, nelle Langhe, il 19 ott. 1909 da Mario e da Maria Teresa Banzano.
Dopo aver frequentato il liceo classico M. d'Azeglio a Torino, dove la famiglia [...] della compenetrazione dei piani di U. Boccioni con il nuovo linguaggio informale.
Sempre nel 1957 il G. soggiornò a Parigi, apriva allora una fase di intensa sperimentazione tecnica e formale, che porterà alla completa trasformazione del tema della ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...