Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] vol., 1976, p. 477).
Da un lato la metodologia formale, dall’altro il riferimento all’esperienza. In Idealismo e positivismo . Preti, Praxis ed empirismo, cit., p. 237). Il linguaggio può restare almeno in parte quello neoilluministico – si parla di ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] corporatism, in "New society", 10 ottobre 1974). Anche se un linguaggio vago ed emotivo di questo tipo può essere ignorato, è tuttavia chiaro a che fare con il mantenimento di una struttura formale di norme all'interno delle quali il cittadino può ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] della serie, talora riassunti in una espressione analitico-formale così da estendere la serie al di là del certezza è l'incertezza, l'unico metodo è l'ipotesi, l'unico linguaggio è la probabilità. Forse è vero che "la profezia storica è una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] commento (1469) al Simposio di Platone.
L’organizzazione formale della raccolta aveva forse lo scopo di attenuare le al sapere e tentò di esprimere nuovi significati attraverso il linguaggio consueto. È a un diverso concetto di ‘ragione’ che ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] di utilità, mentre il kantismo avrebbe una concezione puramente formale e procedurale della razionalità e una visione assai astratta il soggetto, quale forte valutatore, usa un linguaggio qualitativo basato su distinzioni di valore che gli permette ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] 'essere umano. Si usa a livelli diversi: nel linguaggio quotidiano, in quello giuridico e in quello filosofico. La , quest'ultimo propriamente agostiniano. Pertanto, la struttura formale della persona consiste nell'unicità del suo Io cosciente ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] L'attenzione al problema del linguaggio è costante nel filosofo inglese: la purificazione del linguaggio non appartiene alla retorica, ma causa materiale e quella efficiente; la metafisica la causa formale e quella finale. Qui Bacon, ancora una volta, ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] legato non più alla natura ma semmai alla pratica del linguaggio) dalle cose pensate, e attribuirono tale pensiero agli uomini. un noto assunto di Searle, la capacità puramente formale delle macchine esprime al massimo quella che si potrebbe ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] e, in linea di principio, anche dal linguaggio. La comunicazione mediante il linguaggio può servire a suggerire ad altri costruzioni di analisi di Turing non è legata a uno specifico formalismo, tuttavia per la generalità della sua nozione di ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] filosofie "più aderentemente epistemologiche, come la filosofia del linguaggio, della storia e della prassi", per cui si dell'Occidente", considerata non solo sotto il profilo esclusivamente formale, ma nella sua ipotiposi, vale a dire nell'agire ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...