BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] attivo e del passivo; il rapporto sociale e storico del linguaggio (e dunque dell'arte), che si differenzia e necessariamente ed identificò per primo il valore della sua difficile ricerca formale, lodando quella che egli chiamava la sua "temperanza", ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] degli scrittori che per primi avevano elaborato il linguaggio nelle sue caratteristiche più originali e dirette: gli 10 ag. 1824 il G. proclamava dall'esilio la sua rinunzia formale "a Piacenza; dove per disavventura nacqui, e per mia stoltezza ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] autobiografico. Si tratta dunque di un'attitudine propriamente lirica, scarsamente sostenuta da sufficiente padronanza del linguaggio tecnico e formale della poesia come della drammaturgia, che approda a componimenti nei quali si contempera, spesso ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] un illuminista tout court. Degli illuministi egli adotta il linguaggio e condivide alcuni fini immediati, ma nonostante l'atteggiarsi tale cioè da imprimere in qualche opera un suggello formale inconfondibile. Per questo la misura intera delle sue ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] . "Per ritrovare, in questo tempo, un simulacro di castità formale ricorreremo a tutti gli inganni della logica, dell'ironia, del 1941), di scarsissimo rilievo, come conferma largamente il linguaggio generico che non riesce ad assestarsi su di un ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] adolescente, i cui rapporti col padre erano di natura formale e si esaurivano nelle consuetudini di una vita familiare cui ebbe in comune la spinta sperimentale sul piano del linguaggio poetico, ma da cui rimase lontano nell'impostazione programmatica ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] di R. Lambruschini, difensore della biblica monogenesi del linguaggio), ha mostrato come soltanto l'indagine storica possa eliminare 13 ag. 1863), e ancor più quelle successive alla non formale separazione - a soffrire più profondamente e più a lungo ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] gli uni agli altri perché per il F. ormai generi, stili e linguaggi non sono più gerarchicamente ordinabili. Il Caos è infatti un'opera di grande audacia formale, mescola prosa e poesia, Petrarca e Dante. E un testo fondamentalmente visionario ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] il processo di stilizzazione della materia e del linguaggio, nel senso del petrarchismo bembesco, e alquanto dell'espressione, che respinge ogni ambizione di architettura e decoro formale, e anche di riposata e sottile analisi psicologica, e ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] dalla sua maniera.
La retorica e certa pesantezza di linguaggio, conseguenti tra l'altro al disinteresse per ogni tentativo di , quasi programmatica, essendogli estranea ogni cura di ricerca formale. Non è dei resto senza conseguenze il fatto che ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...