COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] convinzione che il poeta costruisce una sua realtà formale in cui "il vocabolo è veramente sangue" e poetica, in L'Osservatore romano, 2 dic. 1956; D. Valli, Vita del linguaggio nella poesia di C., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 19 nov. 1958; Id., ...
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BARUFFALDI, Girolamo
Raffaele Amaturo
Nacque a Ferrara il 17 luglio 1675 da Niccolò e da Caterina dei Campi. Compiuti i primi studi di grammatica e di retorica presso i gesuiti nel seminario vescovile [...] , rivendicherà l'originalità dell'invenzione e l'indipendenza formale così dal modello del Redi, come anche dagli pagine descrittive non prive di eleganza nel loro ritmo e linguaggio vagamente latineggianti e virgiliani, nonché la "favoletta" della ...
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COSTANZO, Giuseppe Aurelio
Rosa Maria Monastra
Nacque a Melilli (Siracusa) il 6 febbr. 1841, e in quelle campagne trascorse la fanciullezza accanto alla madre Maria, la cui mite immagine di analfabeta [...] composti fra il '61 e il '72, con un linguaggio poetico alquanto approssimativo e ridondante, impreziosito da frequenti rinvii alla tradizione - al di là della più scaltrita padronanza tecnico-formale - i limiti della "rivolta" costanziana: la sua ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] il D. si discosta dalla tradizione e dal repertorio tematico formale "toscano", da Petrarca a Tasso, con qualche reminiscenza dantesca nei nel caso di Sassari, l'incerta denominazione del linguaggio materno, segno che ormai non soltanto l'italiano ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] la via alle Operette morali. L'attenzione formale è tutt'uno con un'ideologia sensibilmente und die Auflösung der lyrischen Genera, Frankfurt a.M. 1957; C. Galimberti, Linguaggio del vero in L., Firenze 1959; M. Porena, Scritti leopardiani, Bologna ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] che alterna l'italiano al latino in un linguaggio fortemente metaforizzato e fitto di allusioni spesso piuttosto difficili . Maria del Popolo. Il 27 luglio comunque rilasciò atto formale di abiura, ma solo "ad tollendam omnem suspicionem",perché ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] una certa uniformità e quasi fissità di immagini e di linguaggio. Il "fervore un poco sottile e affannoso" del mistico e risentiti, per accenní e allusioni essenziali.
L'escursione formale fra laudi mistiche e laudi ascetiche corrisponde, grosso modo, ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] il "maestro sapiente geniale ed alto". Era il riconoscimento formale di quel che avrebbe sottolineato, molti anni dopo, uno evince dai titoli stessi delle raccolte, all'adozione di un linguaggio poetico non definito in un'unica direzione di ricerca ma ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] società civile. La sua battaglia per una erudizione come linguaggio comune e universale, l'unico possibile fra storici Adriano Ossicini, "l'elemento religioso era essenziale, non formale" (Ricordi e testimonianze, pp. 275 s.). Palmiro Togliatti ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] della sua Opera omnia (pp. 1-256). Oltre al linguaggio, vivacissimo e libero sintatticamente, tanto da poter essere accostato a versi aggiunti all'Aulularia, badando non solo alla perfezione formale dell'imitazione, ma anche al loro contenuto. Vi ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...