GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] i dettami di questa scuola, che prediligeva un linguaggio armonico semplice e scorrevole, egli cercò di vivificare particolare. Inoltre, le sue arie presentano una notevole varietà formale.
Quasi tutta la musica strumentale fu composta da Pietro ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] ’impegno può davvero raggiungere l’esterno solo partendo dall’interno del linguaggio artistico» (Il cittadino e le note, in La primavera di imponevano nelle sue interpretazioni la saldissima visione formale e la chiarezza dell’ordito, coniugate con ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] di 145 esempi. Il loro livello e la grande varietà formale e tematica consentono, fra l'altro, di poter seguire puntualmente , in cui talvolta gli riesce agevole superare i limiti del linguaggio convenzionale comune a tanti testi dell'epoca. Ma è con ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Stefano Lorenzetti
Nacque a Ferrara, probabilmente nel 1545.
Non essendo stato rinvenuto l'atto di battesimo, l'anno di nascita si desume dal fatto che morì nel 1607 all'età di sessantadue [...] di legami sociali gerarchicamente sovraordinati. Il vincolo non solo pubblico e formale, ma anche privato che lega il L. alla casa d' livello di esiti, nell'autonomo trionfo di un linguaggio musicale che riscrive completamente i paradigmi percettivi e ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] un largo senso di aristocrazia spirituale, di eleganza formale. I "panni curiali", la solennità arcaica dei e per la vivacità e varietà dei ritmi); il suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad esempio, i movimenti di danza contemporanea (fox- ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] che tuttavia nei momenti più. felici furono riscattate da un innato intuito teatrale e da uno straordinario equilibrio formale: il suo linguaggio si arricchisce di volta in volta di innovazioni armoniche d'ogni genere in cui la lezione del passato ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] resi conto che usavo un linguaggio d’accatto dal quale non ero capace di uscire, […] il linguaggio dei miei padri, anzi dei chiusa’ del materiale, determinando un pannello, una zona formale, su cui successivamente si applica l’attenzione del ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] (per es. la pastorale) e a un linguaggio che, radicato nella lunga tradizione strumentale del comporre su un'aria, o minuetto. Quest'ultimo costituisce la caratteristica formale più saliente di questi cicli, il cui impianto in tre movimenti ...
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GABRIELI, Andrea (Andrea da Cannaregio)
Rossella Pelagalli
Nacque a Venezia intorno al 1533 (e non nel 1510 o nel 1520 come viene indicato nella maggior parte dei repertori biografici): l'anno di nascita, [...] altamente significative sul piano sia stilistico sia formale. Definito dal Pannain lavoro di grande spicco 3, 1983, pp. 101-122; P. Manzini, Giovanni Gabrieli e il suo linguaggio musicale, Genova 1984; "A. G. e il suo tempo", Atti del Convegno ...
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BUONAMENTE, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo compositore, che, forse allievo di Salomone Rossi e di Claudio Monteverdi, contribuì all'affermazione [...] dei mezzi espressivi raggiunti dal compositore ormai in possesso di un linguaggio autonomo non più soggetto agli influssi dei suoi illustri maestri.
Per quanto riguarda i caratteri formali delle sonate del B. si può notare come, non diversamente da ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...