BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] in sintonia con la nuova attenzione italiana per il linguaggio cubista e postcubista, e anche in esplicita reazione volute e raffinate discordanze cromatiche, in una estrema affermazione di libertà formale.
Il B. morì a Zurigo il 24 luglio 1976.
Tra ...
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COVIELLO, Nicola
Luciano Martone
Nacque a Tolve in provincia di Potenza il 2 nov. 1867 da Domenico e da Rosa Maria Summa. Dopo aver compiuto gli studi secondari nel paese natale, fu indirizzato agli [...] classe".
Egli, pur senza giungere a denunciare l'eguaglianza soltanto formale e non reale nei rapporti di lavoro, in quanto la di esporre i principî generali con grande precisione di linguaggio e costante semplicità. Poco spazio è dedicato alla ...
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CAMBELLOTTI, Duilio
Rossana Bossaglia
Nacque a Roma il 10 maggio 1876. Diplomatosi in ragioneria, dal 1893 al 1895 frequentò il liceo artistico industriale, sotto la guida di Alessandro Morani e di [...] dei "nazionalisti" del gruppo dannunziano. Mentre, dove la ricerca formale è meno sottoposta a impegni ideali, egli mantiene una nettezza poetica giovanile; continuerà ad usare un drammatico linguaggio di tipo simbolista che, nella sua asciuttezza, ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] senso che in lui si ritrova indubbiamente qualche atteggiamento formale (non coloristico) che annuncia il Carpaccio, di in rigidi moduli figurali, isterilendo a mano a mano un linguaggio che egli forse deriva da Gentile Bellini (del quale non ...
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GIOVANINETTI, Silvio
Giorgio Taffon
Nacque a Saluzzo, il 29 genn. 1901, da Vito e Giuseppina Moiso. La famiglia si trasferì ben presto a Genova, dove il G. compì i suoi studi e dove visse stabilmente [...] e i fantasmi mentali dei personaggi sono trattati come azioni reali; il secondo di tipo formale: battute e dialoghi si sviluppano con un linguaggio dimesso, franto, nervoso, a volte banalmente veristico. Le due commedie successive, La signora di ...
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] tombe sous nos sens", è tradotta con linguaggio giobertiano e bertiniano, nell'intento di respingere di rinnovare il criticismo si appuntava proprio sul problema del "formalismo" del pensiero kantiano e comportava proprio il rifiuto del concetto di ...
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PISTOCCHI, Giuseppe
Davide Righini
PISTOCCHI, Giuseppe. – Nacque a Faenza il 12 gennaio 1744 da Antonio, stuccatore e decoratore di finti marmi appartenente a una famiglia con lunghe tradizioni artigiane, [...] nel 1766, rivelò una propensione verso un linguaggio anticonformista, in cui la tradizione tardobarocca appariva Dall’Onda e il progetto della propria casa, dal nuovo rigore formale. Nel 1788 ricevette il titolo di cavaliere dello Speron d’oro. ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] sul soffitto Profeti e Sibille). Qui l'euritmico purismo formale bronziniano si gonfia e si intorbida nell'imitazione spinta d'Isacco del 1601 pure agli Uffizi), verso il linguaggio totalmente pittorico del Correggio e dei Veneti. Quella percezione ...
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ALTICHIERO (Aldighieri, Aldigheri)
Edoardo Arslan
Pittore, figlio di un Domenico da Zevio, presso Verona (l'origine veronese è testimoniata da Biondo da Forli). È documentata la sua presenza in patria [...] , e tuttavia la sostanza e l'equilibrio del suo giuoco formale rivelano apporti toscani, come s'è visto, non tanto con della moda occidentale, si rintracciano qui elementi del linguaggio gotico internazionale, che pure cominciavano a diffondersi in ...
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DOTTORI, Gerardo
Valerio Rivosecchi
Nacque a Perugia l'ii nov. 1884, da Ezio, artigiano materassaio, e da Colomba Luisa Gambini, primogenito di quattro figli. Il D. interruppe gli studi dopo le scuole [...] i lati meditativi del suo carattere: vivendo appartato nella sua città, il D. affinò il suo linguaggio in una serena esperienza formale, attenta ai valori della qualità pittorica ma pur sempre fedele agli originali accenti del dinamismo e della ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...