Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] , in cui già faceva un abile uso della macchina da presa con inquadrature in costante movimento e continue vertical, nel quale reale e immaginario si intrecciano in un linguaggio sottilmente poetico.Il cinema cubano ha aperto il nuovo millennio ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] vita, cede il posto a un mezzo più potente che è la macchina da presa; sono gli anni del cinema, da Accattone (1961) e 47-60; R. Rinaldi, P., Milano 1982; T. De Mauro, P. critico del linguaggio, in Galleria, 1985, 1-4, pp. 16-22; E. Golino, P., il ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] epico, per cui non possono che affidarsi entrambi al linguaggio assoluto della danza.
In Kubrick essa assume i caratteri partecipazione decisiva delle tecniche cinematografiche, in cui la macchina da presa è l'occhio coreografico, capace di ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] alone e avvantaggiato le forme d'interazione uomo-macchina su quelle caratteristiche delle comunità virtuali e dei queste emergono il piano-sequenza (ritornato ad affermarsi nel linguaggio cinematografico) e la soggettiva, che in questo caso definisce ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] dieci film la sera del 28 dicembre 1895 a Parigi, o una delle macchine da presa usate da David W. Griffith in Intolerance (1916), proveniente dalla del cinema, gli sviluppi tecnici, l'analisi del linguaggio, la storia del cinema inglese, miti e riti ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] ripresa ‒ le straordinarie possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche: improvvise apparizioni e delle forme della fruizione e da una maturazione del linguaggio che implicò anche una maggior definizione dei personaggi e ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] con opere originali, formulate attraverso lo specifico linguaggio delle immagini e dei suoni. Resta comunque imponente tavolo, una risma di carta e qualcuno con la penna, la macchina per scrivere o il computer. Neppure gli esempi più tipici di cinema ...
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Monroe, Marilyn
Monica Trecca
Nome d'arte di Norma Jean (Jeane) Baker o Mortenson, nata a Los Angeles il 1° giugno 1926 e morta a Santa Monica (Los Angeles) il 5 agosto 1962. Per molti versi la figura [...] la strada indulgendo nella sua tipica andatura, inseguita dalla macchina da presa in una lunga carrellata. Il successo una "bellissima bambina" dalle mille insicurezze e dal linguaggio spesso sboccato, capace però di rispondere con disarmante dolore ...
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Fantascienza
Roy Menarini
La fantascienza nel cinema
Sulla discussa origine della f. cinematografica pesa l'ambiguità terminologica con cui viene definito il genere. Per alcuni, infatti, la f. è solo [...] simboleggiati da un misterioso monolite, o l'umanizzazione della macchina nel computer di bordo Hal 9000, privo di temi cyberpunk e grazie all'inserimento del kung fu e del linguaggio pubblicitario.
Più in generale, si può dire che due tendenze ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] rilevabile come media complessiva dal punto in cui è installata la macchina da presa. La generazione più perfezionata di esposimetri è in gelatine colorate per creare quell'allusività tipica del linguaggio di palcoscenico e può attenuare o esaltare ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...