Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] tale rivelazione eccezionale, consistente in un criterio che deve regolare la sua mente.
La nascita del pensiero filosofico è di pensiero, apprendimento, percezione, controllo motorio e linguaggio, che possono crescere senza essere ostacolate da alcun ...
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Sistemi disordinati
David Sherrington
I sistemi disordinati possono trovarsi ovunque e apparire con svariate forme e componenti in discipline molto differenti, fra cui la fisica dello stato solido, [...] quantificato attribuendo un costo cumulativo (l'energia, nel linguaggio della fisica) a tutte le interazioni non soddisfatte. termodinamica, ma senza che per questo si renda necessario regolare un parametro di controllo esterno. Un classico esempio è ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] condizioni, la distanza da una vita collettiva e sottomessa alla 'regola' rappresentano infatti un pericolo per la norma e per il possa essere trascurata la differenza fra senso comune, linguaggio giuridico e discorso medico (che, in quegli stessi ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] ] P. redox: v. pila chimica: IV 512 a. ◆ [MCQ] P. regolare: v. diffusione da potenziale: II 148 b. ◆ [LSF] P. repulsivo: il punto considerato r con un ritardo |r-r'|/c. Usando il linguaggio della relatività ristretta, il quadrivettore Rμ=(t-t', r-r') ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] a sistema linguisticamente e metricamente disciplinato e regolare solo con Teofilo Folengo, ben cosciente , 2 voll.
Migliorini, Bruno (1969), Aspetti rusticani del linguaggio maccheronico del Folengo, in La poesia rusticana nel Rinascimento. Atti ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] da quella decimale di un numero, com'è nel linguaggio dei calcolatori elettronici e in questa Enciclopedia: p. fisso p. di accumulazione, p. doppio, p. improprio, ecc. ◆ [ALG] P. i-regolare: v. curve e superfici: II 76 e. ◆ [MCC] P. materiale: v. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] intelligenza e la fede. Questo principio e questo modo di regolare l’esercizio della t. si trovano condensati nelle parole di , anzitutto, da quella che oggi chiameremmo un’analisi del linguaggio, e questo è uno degli aspetti nei quali appare la ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] deve essere armonizzata con la precedente normazione.
Fisica e filosofia
Norma dalla quale è regolato un determinato fatto o fenomeno naturale. Nel linguaggio scientifico, l. è la precisazione del modo con cui, in determinate circostanze, cioè poste ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] essere apposta o, in genere, non sia valida, il negozio di regola è nullo, salvo che la legge non disponga che la clausola relativa di quell’insieme, mentre notava la diffusa tendenza del linguaggio comune a chiamare ‘causa’ soltanto uno di essi, di ...
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Tattica di guerra, condotta, con specifica conoscenza delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità, per lo più irregolari, contro le truppe regolari dello stesso Stato o di uno [...] durata’.
Pregiudizi ed equivoci
L’estensione del termine g. dal linguaggio della tattica a quello della politica non manca di produrre causa democratica. Popolari e democratiche sono la guerra regolare e la difesa contro la g., perché dipendono dal ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...