Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] dello sviluppo «moderno» – cioè, nel nostro linguaggio, medievale – del cristianesimo in un corpo di di un italiano sopra la Chiesa in generale e sopra il clero sì regolare che secolare, sopra i vescovi e i pontefici romani e sopra i diritti ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] combinazione di oggetti e materiali particolari; possono esservi delle regole che stabiliscono il tempo e il luogo del rito cui appartengono potrebbe derivare in parte dal potere del linguaggio di cui facciamo esperienza sin dall'infanzia: il bambino ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] ’ e alla ‘grammatica’ del linguaggio religioso, partendo induttivamente dalle espressioni della Chiesa, Roma 2000, p. 21.
11 Ibidem, p. 20. Il regolamento 15 settembre 1860 n. 4336 sull’istruzione elementare, applicativo della legge Casati, così ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] possono essere false. Infatti la Bibbia, non essendo un trattato di scienza, non usa il linguaggio tecnico o scientifico, ma quello comune, regolare dei tempi»115.
La scelta della Vulgata come base della traduzione è giustificata con il richiamo ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] singolarità del sapere corrispondeva un ascetico modo di vivere, un linguaggio poetico, l'aspetto sereno di chi conosce ciò che i , e specialmente il cielo sidereo e i moti degli astri regolati da leggi fissate da una mente superna, donde l'avvio ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] e Chiesa.
Più ancora, correvano nel linguaggio risorgimentale metafore e concetti attinti dall’orizzonte e forza retorica la visione generale di un rapporto tra Chiesa e Stato regolato dalla libertà: «Santo padre, il potere temporale non è più per ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] fini retti, che operi per una forza interiore più potente, più regolare, più costante, che non sono tutti gli impulsi di quaggiù; ch all’interno del movimento sociale cattolico,
«nel linguaggio o nel contegno pratico qualcuno alimenta il sospetto ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] potrà partecipare personalmente alla Cei. Piazza, invece, vigila e regola i lavori delle prime riunioni attraverso una persona di sua impressione che le parrocchie siano dormitori e il loro linguaggio non aggiornato ai tempi. Le nuove abitudini degli ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] secoli si danno indicazioni pratiche e organizzative, per regolare la vita dei singoli e delle comunità, e così morti Paolo e Pietro. Essa comincia con parole forti e inusuali nel linguaggio del tempo: «La Chiesa di Dio che è pellegrina in Roma alla ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] Etiopia nel 1936.
S’era diffusa una mentalità religiosa contagiata dai linguaggi e dai riti della patria e la cura pastorale allargava il e incrementando i bollettini parrocchiali per un regolare collegamento delle comunità periferiche con il vescovo ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...