. Il gruppo delle lingue camitiche è uno dei più importanti dell'Africa, estendendosi per circa la quinta parte di essa, almeno se si ammettono le inclusioni che molti glottologi vi fanno. E diffuso, [...] caratteristico, come in semitico, l'elemento k. I temi verbali formano un causativo con l'aggiunta di un s, un fula, fulānī, fellāta) è il più diffuso fra i 24 linguaggi costituenti il gruppo senegalo-guineiano, ed è parlato nel Fūta senegalese, ...
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Incerta tra un'accezione letterale, che tenderebbe a includervi tutto ciò che riguarda la sfera dell'eros, e una troppo angusta, dove è ammessa solamente la descrizione esplicita dell'atto sessuale, la [...] la vocazione della letteratura a proporsi come espressione verbale radicalmente libera, pura, gratuita, svincolata da a tacere. In molti passaggi avevo usato intuitivamente un linguaggio femminile, considerando l'esperienza sessuale dal punto di ...
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Nacque a Magonza il 14 settembre 1791, ultimogenito di un funzionario del principe palatino Federico Carlo. Fu educato ad Aschaffenburg, dove il padre si era trasferito al seguito del suo signore, compì [...] a quello della declinazione pronominale e nominale, della flessione verbale, e della formazione delle parole, il B. trova organica e la nega in quanto sfugge agli stadî del linguaggio cui non può giungere la comparazione, è esattamente il medesimo ...
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PUBBLICITA, LINGUAGGIO DELLA
Stefano Calabrese
PUBBLICITÀ, LINGUAGGIO DELLA. – Narrare è persuadere? Il messaggio pubblicitario. Nuovi codici semiotici. Bibliografia
Narrare è persuadere? – Nel mondo [...] sembra tuttavia sfuggire alle maglie soffocanti del marketing. Linguaggio target-oriented, cioè mirato a uno scopo di dell’advertising.
b) La headline. Si tratta della sequenza verbale che campeggia in alto, nella fascia superiore al visual o ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] della declinazione sanscrita. Il sistema verbale indoeuropeo appare invece profondamente trasformato contatto, e perciò suppone tre fasi successive nello sviluppo dei loro linguaggi: I. l'originaria unità baltoslava che avrebbe durato fino al terzo ...
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INCANTO (dal lat. in quantum "fino a quanto [offrite]?" fr. enchères; sp. remate; ted. Versteigerung, Auktion; ingl. auction)
Luigi Perla
Col termine d'incanti si designano i diversi procedimenti usati [...] altrettante accettazioni: esse tuttavia si designano, nel linguaggio comune, col nome di offerte, in riferimento a L'asta viene chiusa con l'aggiudicazione e con la redazione del verbale. In alcuni casi, dopo il primo incanto si procede all' ...
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(XI, p. 639; App. I, p. 482; II, I, p. 707; III, I, p. 447; IV, I, p. 540)
L'accrescimento demografico prosegue, sia pure con ritmo meno veloce. Tra i due ultimi censimenti (1973 e 1984) la popolazione [...] tradizione poetica attraverso la soluzione di un conflitto che separava la poesia intesa come artificio verbale e conquista del linguaggio da quella considerata come espressione della realtà storica contingente. Nella seconda metà degli anni Sessanta ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] contesto socio-culturale più vasto, conserva tuttavia un suo linguaggio e un suo spessore autonomi, oltrepassando in tal modo materiale, dovendo tener conto sia del testo musicale e verbale (scale, ritmo, variazioni, ecc.) che del contesto sociale ...
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LUIS de León
Salvatore Battaglia
Poeta e mistico spagnolo, nato a Belmonte nell'agosto 1527 o 1528, morto a Salamanca il 14 agosto 1591. Nei primi anni seguì la famiglia a Madrid e a Valladolid (1533), [...] con lo stesso fervore lirico con cui voltava nel puro linguaggio castigliano le odi d'Orazio e le egloghe e le georgiche in altre sono esuberanti un'accensione oratoria e una squisitezza verbale che vanno a scapito della schietta commozione; ma anche ...
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Allievo d'Aristofane di Bisanzio e senza dubbio successore suo nella direzione della celebre biblioteca d'Alessandria, è, col maestro, l'uomo più rappresentativo della scuola alessandrina. Non arriva certamente [...] aveva per principio di spiegare Omero con Omero, e il cui merito primo stava nell'interpretazione verbale, non di glosse soltanto, ma del linguaggio in genere, troppo spesso frainteso dai precedenti studiosi di Omero. Di qui gli attacchi polemici nei ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...