VISIVA, Poesia
Italo Mussa
La p. v. è un fenomeno artistico che dagli anni Cinquanta si è sviluppato nel clima rovente della neo-avanguardia europea. Storicamente, fa parte di quella complessa rivisitazione [...] studio di elementi visuali e concreti ha determinato sotto-sistemi tautologici, e il secondo mediante l'uso del linguaggio ha introdotto la ridondanza verbale. In Brasile il gruppo Noigrandes, formato nel 1952 da A. e H. de Campos e da D. Pignatari ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] fare dell'America il suo soggetto poetico, da modulare non con il linguaggio e i metri della tradizione britannica, ma con l'"idioma" e , per esprimerla, strumenti adeguati, inventando un tessuto verbale e una forma metrica (il variable foot) capaci ...
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INDIVIDUO (lat. individuus "indivisibile")
Federico *RAFFAELE
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nel linguaggio comune questo termine indica un essere indivisibile, indipendente, con una sua forma propria [...] - Il concetto filosofico d'individuo ha la sua origine verbale nel termine greco ἄτομος ("atomo", da ἀ privativo e τέμνω "taglio": quindi equivalente a individuus), entrato nel linguaggio speculativo antico propriamente con Democrito, che se ne valse ...
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Ōe, Kenzaburō
Maria Teresa Orsi
Scrittore giapponese, nato a Ose (Shikoku), il 31 gennaio 1935. Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale [...] letteratura. La ricchezza immaginativa, la polivalenza del linguaggio, il carattere sperimentale sono gli aspetti più nostra pazzia, 1992) fino a Pinchi rannā chōsho (1976, Il verbale di un pinch runner), dove la figura del ragazzo ritardato mentale, ...
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Di poco maggiore d'età ad Aristarco di Samotracia, emerge con lui e per più rispetti, di fronte a lui, tra i dotti della prima metà del sec. II a. C., fiorendo egli sotto Eumene II (197-159 a. C.), il [...] degli autori fondamentalmente concepita come intelligenza verbale all'approfondimento filosofico, logico-storico, retorica, comprendendo nell'arte grammaticale, oltre che gli elementi del linguaggio e le parti del discorso, anche i vitia e le virtutes ...
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Poeta romeno, nato a Botoşani (Moldavia) il 15 gennaio 1850 secondo l'atto di nascita, il 20 dicembre 1849 secondo la testimonianza del padre. A Ipoteşti (Botoşani) l'E. passa la fanciullezza, e nell'educazione [...] che può sfuggire a chi non conosce l'intima natura del linguaggio romeno: un'assidu̇a tensione verso la "poesia pura" inenarrabile questa tecnica d'arte l'E. ha creato un'alchimia verbale sconosciuta fino a lui: con un procedimento sapiente, paziente, ...
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Artista concettuale statunitense, di madre danese e padre italiano, nato a National City (California) il 17 giugno 1931. A partire dagli anni Settanta la sua ricerca ha indagato il significato e la simbologia [...] , si è incentrata sul valore suggestivo, ambiguo e ironico del linguaggio, combinando giochi di parole e frasi con immagini. Tra i primi B. rifiuta l’antitesi modernista tra visivo e verbale, riflette ironicamente sui luoghi comuni, sull’accettazione ...
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MORETTI, Nanni
Federico Chiacchiari
MORETTI, Nanni (propr. Giovanni)
Regista, produttore e attore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Autore di un cinema rigoroso e autoironico, [...] ordine al caos dei sentimenti, denunciando con forza la banalità dei rapporti e del linguaggio, sempre con gusto originale per l'eccesso verbale, la marginalità e l'autoironia. Scambiato inizialmente per un cinema 'generazionale', quello di M ...
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SANGUINETI, Edoardo
Alessandra Briganti
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, [...] L'appiattimento e la banalizzazione dei modi espressivi e del linguaggio, l'avvicinamento alla prosa con l'impiego di un verso fisica intima e sociale frantumata e dispersa. L'"intasamento verbale" della pagina, vergata sulla spinta di un'occasione ...
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Poeta francese, nato a Saint-Denis (Seine) il 14 dicembre 1895. Durante la prima Guerra mondiale apparvero le sue prime opere. Simpatizzò poi col gruppo "Dada", in seguito si unì a A. Breton, L. Aragon [...] virtù di canto forse unica nella Francia contemporanea. Il suo è un linguaggio aereo che rifiuta gli artifici intellettualistici, la lunga elaborazione, il compiacimento verbale. L'attenuazione del "discorso" segna nella sua arte un farsi interiore ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...