URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] prevedibile, rituale. Un ambito che lascia spazio al gioco verbale è la letteratura per l’infanzia, nella quale trovano dibattito. Anche la prosa contadina apporta elementi vitali al linguaggio disseccato del decennio precedente. La critica si fa più ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] , fioriti, fruttiferi ecc.
Simbologia
Poiché l’araldica è un linguaggio figurato, gli araldisti, nei secoli, hanno attribuito a ogni sintattica, come l’impiego di un tempo o di un modo verbale per un altro, di un singolare per un plurale; sono ...
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Poeta (Firenze 1432 - Padova 1484), fratello di Luca e di Bernardo. Protetto da Lorenzo de' Medici, passò nel 1473 al servizio del principe Roberto di Sanseverino. Il suo capolavoro è il poema cavalleresco [...] senso tradizionale del termine, ma vuole soltanto abbandonarsi a una felice avventura di linguaggio e di stile, con un impegno eminentemente verbale, con rarissime concessioni all'umanità dei personaggi, con scarso interesse alla loro qualificazione ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] condizione umana - universale e assolutamente particolare come quella degli Afroamericani- resa attraverso un linguaggio che usa con raffinata sapienza ritmi verbali mutuati dalla sintassi del jazz e del blues (Jazz, 1992). E ugualmente affascinate ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] un virtuoso che, senza derogare alla sua rara perizia verbale, emette un giudizio politico sull'Italia e insieme sulla della critica sul Seicento.
I capricci di Proteo. Percorsi e linguaggi del Barocco, Atti del Convegno internazionale di Lecce, 23-26 ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] famosa questione dell'analogia e dell'anomalia nel linguaggio. Varrone si dichiara analogista, ma fa larghe (almeno tre libri, forse sulle forme tipiche della composizione verbale); De antiquitate litterarum (almeno due libri, storia dell'alfabeto ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] bassa lega, quando addirittura non assume un linguaggio misteriosofico grottesco (come in Square Deific, ove , e penetra anche in Italia, in forme che guadagnano in destrezza verbale e musicale ciò che perdono d'immediatezza (Laus Vitae di D'Annunzio ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] " dell'io, alla sua "forma pura", e comporta la conquista di un linguaggio che è tutt'uno con la vita: "Qui, come per la scultura delle origini, l'oggetto vero della mia arte verbale è il nudo, nel senso dello spirito. E dico che qui spesso io ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] fare dell'America il suo soggetto poetico, da modulare non con il linguaggio e i metri della tradizione britannica, ma con l'"idioma" e , per esprimerla, strumenti adeguati, inventando un tessuto verbale e una forma metrica (il variable foot) capaci ...
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Ōe, Kenzaburō
Maria Teresa Orsi
Scrittore giapponese, nato a Ose (Shikoku), il 31 gennaio 1935. Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale [...] letteratura. La ricchezza immaginativa, la polivalenza del linguaggio, il carattere sperimentale sono gli aspetti più nostra pazzia, 1992) fino a Pinchi rannā chōsho (1976, Il verbale di un pinch runner), dove la figura del ragazzo ritardato mentale, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...