Architetto, pittore e scultore svizzero (Winterthur 1908 - Berlino 1994). Studiò a Zurigo e al Bauhaus di Dessau. Membro di Abstraction-Création (1932-36), associato ai CIAM (1938), fondatore della rivista [...] progressive Kultur (1947), B., uno dei maggiori rappresentanti dell'arte concreta, ha elaborato con rigorosa coerenza un linguaggio la cui struttura geometrica ha una matrice logica ordinatrice di forme semplificate fino all'elementare. La creazione ...
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Nome d'arte del pittore Tancredi Parmeggiani (Feltre 1927 - Roma 1964). Frequentò a Venezia il liceo artistico e l'accademia. Nel 1950 partecipò a Roma alla prima mostra di arte astratta italiana, facendosi [...] dalla collezione Guggenheim di Venezia, dove T. ebbe anche uno studio, fu ulteriore stimolo alla ricerca di una libertà di linguaggio pittorico (Primavera, 1952, New York, Museum of modern art). Intorno al 1960 apparvero i primi segni di una crisi ...
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Scrittrice caribica di lingua inglese (n. Troy-Trelawny, Giamaica, 1941). Giornalista militante, ha esordito con una raccolta di poesie (Talking of trees, 1985), ma si è affermata come scrittrice di racconti [...] and other stories, 1986; The arrival of the snake woman and other stories, 1989), in cui fa uso di un linguaggio immaginativo che affonda le radici nella tradizione popolare. Altre opere: Working miracles (1991); Gardening in the Tropics (1994 ...
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Pittore ungherese (Zalaegerszeg 1908 - Budakeszi, Pest, 1941). A Budapest frequentò l'accademia e fu in contatto con L. Kassak; dopo un soggiorno a Parigi (1930-34), durante il quale s'interessò al fotomontaggio [...] stabilì definitivamente a Szentendre. Trattò motivi ispirati alla vita dei contadini e all'arte popolare, elaborando un linguaggio personale di matrice surrealista; dopo il 1939 tese progressivamente all'astrazione. Anche sua moglie Julia (1913-1982 ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] speciosa parola d'ordine della stanchezza dei sensi e della bontà, D'A. riscatta virtuosisticamente il linguaggio più dimesso del suo repertorio, puntando sulla tensione psicologica dei duetti sentimentali e sulla moltiplicazione delle pause ...
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Pittore (n. Brescia tra il 1427 e il 1430 - m. ivi 1515 o 1516). Nelle prime opere (Tre crocifissi, S. Gerolamo, Bergamo, Accademia Carrara) il F. mostra influssi mantegneschi e di I. Bellini; ma intende [...] naturalistico proprio dei lombardi. Dopo il 1480, soprattutto per l'attiva presenza di Bramante, il F. indirizzò il suo linguaggio verso una nuova complessità e ampiezza di respiro (affresco già sulla porta di S. Maria di Brera, ora alla Pinacoteca ...
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Designer britannico (n. Londra 1959). Ha studiato al Kingston Polytecnic, al Royal college of art di Londra e alla Hochschule der bildenden Künste di Berlino. Fra i principali esponenti del design britannico, [...] di una nuova semplicità nella concezione degli oggetti, connotati da assoluta essenzialità. La sua opera, per asciuttezza di linguaggio, è stata associata alle esperienze della minimal art degli anni Sessanta e Settanta. Emblematici sono i progetti ...
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Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13º sec. - m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell'università, occamista, autore di Summulae de dialectica [...] ), di commenti alla Fisica, alla Metafisica, all'Etica e alla Politica di Aristotele. Accoglie, in logica, il linguaggio della tradizione nominalista pur conservando un realismo di stampo più nettamente aristotelico. Assai più importante è la sua ...
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Prosatore polacco (Varsavia 1935 - ivi 2014). Nei suoi racconti, a partire dalla prima raccolta Ten stary złodziej ("Quel vecchio furfante", 1958), e nei successivi volumi (tra cui Opoviadania wybrane [...] wolnó "Qui è vietato lasciare", 1977), ha spesso rappresentato la realtà della grande città (Varsavia) servendosi del linguaggio tratto dai più diversi ambienti sociali, sempre con uno sguardo attento ai problemi morali ed esistenziali dei Polacchi ...
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Pittore (New York 1923 - Southampton 2002). Studiò alla Juilliard school of music di New York per poi dedicarsi, dalla seconda metà degli anni Quaranta, alla pittura. Allievo, dal 1948 al 1951, di H. Hofmann [...] in Europa. Considerato uno dei precursori della pop art americana, nei primi anni Cinquanta, pur avvalendosi del linguaggio proprio dell'espressionismo astratto, reintrodusse la figurazione recuperando immagini popolari (La piscina, 1956, New York ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...