Iacurci, Agostino. - Artista italiano (n. Foggia 1986), la cui attività verte principalmente in direzione dell’interpretazione pittorica muraria su grande scala, di cui è uno dei più interessanti autori [...] lo coinvolge sin dall’età di dodici anni. Fondamentali gli studi di illustrazione, grazie ai quali matura un linguaggio figurativo di forza grafica ed immediato impatto visivo, composto da linee semplici, forme sintetiche e colori piatti che danno ...
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Scultore e pittore francese (Dun-sur-Meuse 1920 - Doulcon, Meuse, 2006). Negli anni 1947-48 eseguì gli affreschi della chiesa di S. Giacomo a Montrouge. Dal 1949, trasferitosi a Choisy-le-Roi, si dedicò [...] e aver subito l'influenza di Picasso e Brâncuşi, si volse dapprima all'astrattismo. In seguito recuperò anche il linguaggio figurativo. Spesso le sue sculture, anche di grandi dimensioni, sono l'aggregazione di elementi disparati. Nel 1964 ricevette ...
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Regista svizzero (n. Zurigo 1948). Dopo studi a Parigi presso l'École di J. Lecoq, divenne assistente al Thalia Theater di Amburgo; condirettore nel 1984-87 della Schaubühne di Berlino, ha lavorato in [...] dirige il festival Wiener Festwochen. Affermatosi con la regia di Die See di E. Bond (1973), ha sviluppato un linguaggio registico alieno dal realismo e dal pedagogismo, ironico e a volte scandaloso, attento a valorizzare i significati nascosti del ...
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Poeta e cronista spagnolo (Barbastro 1562 - Saragozza 1631), fratello di Lupercio, che accompagnò in Italia al seguito del viceré di Napoli, conte di Lemos. Scrisse epistole morali per cui ebbe a modello [...] del fratello (1634). Seguace, ma non pedissequo imitatore, dei classici, attento alla forma e alla purezza del linguaggio, fu contrario al culteranismo, mantenendosi fedele alla migliore tradizione del sec. 16º. Continuò gli Anales de Aragón di ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del circolo di Vienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza e psicologia all'Università dello Iowa. [...] esso di un forte residuo metafisico. Oltre a tentare di ricostruire i tradizionali problemi filosofici con l'aiuto di un linguaggio ideale, B. si è impegnato nella elaborazione, sul piano gnoseologico, di un realismo critico. Tra i suoi scritti: Zur ...
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Matematico e informatico statunitense (Boston 1927 - Stanford 2011). Prof. di computer science al Massachusetts institute of technology (1958-1961) e dal 1962 alla Stanford University (emerito dal 2001), [...] intelligenza artificiale, di cui è considerato uno dei principali fondatori, e importanti contributi alla robotica. Ideatore del linguaggio di programmazione LISP, che ha favorito lo sviluppo del calcolo simbolico, nel 1988 ha ricevuto per i numerosi ...
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Holzer, Jenny
Alexandra Andresen
Artista concettuale statunitense, nata a Gallipolis (Ohio) il 29 luglio 1950. Dopo aver studiato presso la Ohio University di Athens e la Rhode Island School of Design [...] New York, dove ha preso parte all'Indipendent Study Program del Whitney Museum e ha intrapreso la sua ricerca incentrata sul linguaggio. Nel 1990 ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia e la sua installazione è stata premiata con il ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] am Späwerk D.s, in Neue Zeitschrift für Musik, CXXXV (1974), pp. 94-99; B. Zanolini, L. D. La conquista di un linguaggio (1928-41), Padova 1974; Tavola rotonda su L. D., in Antologia Vieusseux, IX (1974), pp. 21-30 (interventi di M. Mila, L ...
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intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] . Si usa in diversi campi specialistici, dalla filosofia alla psicologia fino alla psicoanalisi, con sfumature diverse; ma nel linguaggio comune è facile sentire espressioni come "ho avuto un'intuizione" per dire 'ho capito al volo qualcosa', oppure ...
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Pianista statunitense (n. New York 1947). P. si è imposto, a partire dagli anni Settanta, come uno dei migliori interpreti del repertorio classico e romantico. La sua ricerca interpretativa, dalla scelta [...] , è incentrata soprattutto su una visione di grande equilibrio e coerenza e su una profonda comprensione del linguaggio musicale. La sua tecnica ineccepibile, senza inutili concessioni al puro virtuosismo, si esprime innanzitutto nella qualità del ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...