Regista e attore (Silbodal, Varmland, 1879 - Stoccolma 1960). Dopo un'infanzia e un'adolescenza travagliate, e una ricca esperienza teatrale come attore, regista e direttore, nel 1912 divenne regista cinematografico [...] con Körkarlen (Il carretto fantasma, 1921), attingendo da un lato al patrimonio letterario scandinavo, cui fornì un linguaggio cinematografico ricco d'inventive soluzioni espressive che ebbero notevole influenza nella storia del cinema, dall'altro ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] funebre di Sigfrido nel Crepuscolo degli Dei di Wagner, quella della 3ª sinfonia di Beethoven, quella di Chopin.
Scienza militare
Nel linguaggio militare, colonna di m., l’insieme delle truppe in m.; unità di m. (e scaglione di m.), frazione in cui ...
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Drammaturgo britannico di origine ceca (n. Zlín 1937). Le sue opere sono raffinati divertissements in bilico tra farsa e parodia, collage e pastiche; le situazioni eterogenee da cui scaturisce il materiale [...] e modellate grazie anche a giochi scenici brillanti e spregiudicati, a effetti stranianti e fantasiosi, all'uso di un linguaggio funambolico che si avvale di una vasta gamma di stili e di rimandi linguistici alla pubblicità, alla religione, alla ...
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Poetessa (Amherst, Massachusetts, 1830 - ivi 1886). Ebbe vita priva di eventi esteriori, scegliendo, dopo i trent'anni, il volontario isolamento nella casa paterna. Non ebbe contatti diretti col mondo [...] appartiene: la più avvertibile presenza letteraria americana rimane senza dubbio quella di Emerson, ma le immagini e il linguaggio poetico della D. tradiscono altri e più lontani influssi. Da quello shakesperiano, addirittura dominante, a quello dei ...
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Scrittore statunitense (n. Washington 1963). Autore poliedrico, ha spaziato tra generi diversi, mantenendo tuttavia costante l'attenzione per temi quali la nostalgia, l'abbandono, l'identità ebraica, lo [...] letteraria. Fin dall'esordio ha adottato uno stile molto articolato, con accenti talvolta ironici o surreali, e un linguaggio incisivo, ricco di metafore e similitudini, col quale ha spesso dato voce a personaggi ai margini della società attuale ...
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Scrittrice spagnola (n. Valencia 1966). Dopo gli studi in un collegio di suore si è trasferita a Madrid, dove ha conseguito la laurea in filologia inglese. Autrice feconda e vicina alle problematiche giovanili, [...] e trasgressive, alle prese con le tragedie della quotidianità e le fatiche della vita di relazione, raccontate con un linguaggio intenso, duro, a tratti crudo, ma venato da un umorismo tagliente. Nel 1996 ha pubblicato Aguanta esto, sulla vita ...
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Pittore statunitense (Reading, Pennsylvania, 1958 - New York 1990). Ha esordito alla fine degli anni Settanta nell'ambito della graffiti art. Dopo un soggiorno a Pittsburg, dove iniziò a esporre le sue [...] La sua opera si differenzia da quella degli altri graffitisti: molteplici invenzioni iconiche rese in un tipico linguaggio calligrafico (bambini radioattivi, personaggi dei cartoni animati o dei fumetti, richiami esotici e primitivi, immagini proprie ...
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Architetto finlandese (n. Helsinki 1936). Laureatosi all'Università tecnica di Helsinki in architettura (1963), è attivo nel suo paese entrando a far parte della Finnish Academy e dove ha aperto (1967) [...] , ha seguito il percorso di ricerca tracciato da C. L. Engel, E. Saarinen e A. Aalto, elaborando un linguaggio ispirato alla tradizione popolare finnica, ma anche alle chiese barocche della Baviera. Vincitore del premio Carlsberg (1995) e noto come ...
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Zoologo tedesco (Wäldle, Oberammergau, 1918 - Monaco di Baviera 2008). Prof. all'univ. di Monaco (1960); direttore dell'Istituto di zoologia a Francoforte sul Meno (1963), poi di quello di Würzburg (1973). [...] di comunicazioni in esse utilizzati; in particolare le sue indagini sulle api hanno chiarito molti aspetti del linguaggio, dell'orientamento delle bottinatrici rispetto al campo magnetico terrestre e della fisiologia dell'apprendimento. Tra i suoi ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] , che dovrebbe essersi svolta tra l'ottavo e il nono decennio del Quattrocento in una bottega bresciana dominata dal linguaggio figurativo di Vincenzo Foppa. L'iscrizione con la data (1507) che corredava i suoi perduti affreschi nel chiostro grande ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...