Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] force, ma anche come regista consapevole della forza visuale del grande schermo e lucidamente in grado di piegarne il linguaggio, con un azzardo quasi sperimentale, a una comicità a tratti perfino dolorosa, appartenuta in passato solo a Buster Keaton ...
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Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] perizia compositiva, è segnata nello stesso tempo da una sofisticata ricerca stilistica che si realizza nell'uso di un linguaggio musicale eclettico e nel montaggio con il corrente repertorio consumistico: da qui gli accenti e le movenze spagnolesche ...
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Architetto e ingegnere italiano (Borgo Fornari, Ronco Scrivia, 1900 - Genova 1972). Aderì giovanissimo al movimento moderno, legandosi all'ambiente razionalista della rivista Casabella di G. Pagano. La [...] ), quartiere INA-Casa di Villa Bernabò Brea a Genova (in collab., 1951-54). Nelle opere successive affina un linguaggio ancora saldamente razionalista, che trova nell'insediamento INA-Casa di Forte Quezzi (dal 1958) il suo manifesto programmatico, e ...
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Pianista e compositore di jazz italiano (n. Merano 1941). Docente di jazz presso il Conservatorio di Trento (dal 1993), è artista prolifico: nella sua attività ha all’attivo più di duecento dischi, pubblicati [...] (1972-77). Dal 1978 si dedica in prevalenza alla formula del piano solo, per la quale elabora un originale linguaggio improvvisativo che utilizza, insieme con stilemi formali prettamente jazzistici, elementi di provenienza culta. Dal 1982 con un suo ...
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Scrittrice brasiliana (Čečel´nik, Ucraina, 1925 - Rio de Janeiro 1977). Figlia di ebrei ucraini emigrati, trascorse l'infanzia e compì gli studî in Brasile, dove poi si stabilì, dopo aver a lungo soggiornato [...] femminili, facendo ampio uso di sospensioni e digressioni, monologhi interiori, evocazioni istantanee, e puntando a un linguaggio poeticamente innovativo. Oltre a testi di narrativa per l'infanzia, scrisse numerosi romanzi (Perto do coração selvagem ...
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Scrittore e critico croato (Metković 1930 - Zagabria 2001); prof. di lingua serbocroata in università europee e americane, quindi di letterature comparate a Zagabria. Nei suoi versi (Odron "La frana", [...] hrabrosti ("La metà migliore del coraggio", 1972) s'incentrano su piccole storie di giovani disillusi, affidate a un linguaggio volutamente neutro. Tra i suoi studî si ricorda Hrvatska versifikacija ("La versificazione croata", 1981) e tra le ...
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Letterato (Milano 1784 - Crema 1841). Collaborò al Conciliatore, sostenendo le dottrine romantiche: si ricordano di lui soprattutto la serie di articoli, apparsi nel 1818, sulle Idee elementari sulla poesia [...] alla fede, e di C. Fauriel, che tradusse alcuni suoi lavori. Scrisse anche: Saggi filosofici (1829); Riflessioni ideologiche intorno al linguaggio grammaticale dei popoli antichi (1831); Saggi intorno ad alcune questioni concernenti il Bello (1833). ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] in s. C. da S., in Atti del primo convegno studi su Umanesimo e Cristianesimo, Firenze 1963, pp. 71-76; G. M. Bertini, Nota sul linguaggio di C. da S. e di Teresa d'Avila, in Studi di varia umanità in onore di F. Flora, Milano 1963, pp. 175-190; G ...
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PAJETTA, Guido
Francesco Franco
PAJETTA, Guido (Azzone Paolo Giuseppe). – Nacque a Monza l’8 febbraio 1898 da Augusto e da Pellegrina Fabbiani, in una famiglia di pittori veneti: il nonno Paolo (1809-1879) [...] ma dimostrò un precoce interesse per la pittura. I primi lavori mostrano una notevole padronanza dei fondamenti del linguaggio pittorico, la conoscenza della pittura realista e della Scapigliatura lombarda, oltre a una notevole abilità nell’uso della ...
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DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] che nell'ambiente artistico veneziano, saturo di eclettismo accademico e d'imitazione canoviana, tentavano d'introdurre un linguaggio più realistico. Dalla loro lezione il D. derivò, oltre all'accuratezza scrupolosa nell'esecuzione, quel desiderio di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...