Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] di P. Picasso (Il geranio, 1911, New York, Museum of modern art). Prevalse poi la ricerca nell'ambito del linguaggio cubista al quale si associano anche modi di derivazione futurista (Ristorante cinese, 1915, New York, Whitney Museum). In seguito ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1878 - Saratov 1941). Critico, compositore di musica, scrittore poliedrico, fu una delle figure più rilevanti del movimento espressionistico. Fondò (1910) e diresse fino al 1932 [...] sul problema del sesso e dell'amore, non riuscirono a essere mai rappresentate, per l'essenzialità a-sintattica del linguaggio e per la voluta paradossalità delle situazioni: Weib (1917), Die Beiden (1918), Kind (1918), Erste Liebe (1918), Letzte ...
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Storico dell'architettura (Roma 1935 - Venezia 1994). Assistente di L. Quaroni a Roma, insegnò Restauro dei monumenti a Palermo (1966-67) e dal 1968 Storia dell'architettura a Venezia. La sua riflessione [...] scuola delle Annales, e di autori come E. Paci, T. W. Adorno, S. Freud, W. Benjamin, ha studiato il linguaggio architettonico contemporaneo e moderno. Tra i suoi scritti: Architettura dell'Umanesimo (1969); Via Giulia. Una utopia urbana del '500 ...
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Scrittore statunitense (Long Branch, N. J., 1889 - White Plains, N. Y., 1967). Erede del socialismo marxista e vitalistico di J. London e U. Sinclair, coniugando elementi di materialismo storico con altri [...] of America (1929). Lo stesso amalgama ideologico ispirò la produzione narrativa, nella quale frequente è il ricorso al linguaggio del sogno, al flashback, al monologo interiore: The unwelcome man (1917); Rahab (1922); City block (1922); Holiday (1923 ...
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Scrittore dello Zimbabwe di lingua inglese (Rusapi, Masholanand, 1952 - Harare 1987). Figlio di un camionista, studiò in istituti missionarî, poi all'University of Rhodesia da cui venne espulso. Visse [...] . In Black sunlight (1980), il tema della violenza è riproposto in chiave realistica e insieme fantastica, con un linguaggio speculare alla nevrosi e alla follia di cui fu vittima lo stesso M., morto alcolizzato nella periferia degradata della ...
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Poeta ungherese (Érmindszent 1877 - Budapest 1919). Fu redattore del quotidiano Budapesti Napló e collaboratore principale della rivista Nyugat (Occidente). Nelle sue poesie (principali raccolte: Versek [...] élén "Alla testa dei morti", 1918) cantò l'amore, Dio, la malattia, la morte e la tragica sorte della sua nazione in un originale e soggettivo linguaggio simbolista che dà alle sue opere una mistica tendenza e una ieratica elevatezza di tono. ...
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JOPPOLO, Beniamino
Simona Carando
Nacque a Patti, presso Messina, il 31 luglio 1906, terzo dei cinque figli di Giovanni e Paolina Sciacca. Il padre, di Sinagra, era proprietario terriero e professore [...] ).
Scritti tra i quattordici e i diciotto anni, sono incentrati sul tema di un sensuale rapporto con la natura, in un linguaggio lirico che echeggia variamente G. Leopardi, G. D'Annunzio, D. Campana.
Dopo la laurea tornò a Messina presso i genitori e ...
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] ove si sostentava impartendo lezioni di musica; proseguì da autodidatta gli studi musicali pratici e teorici, impadronendosi del linguaggio armonico attraverso l'analisi delle composizioni di G. Pierluigi da Palestrina, N. Jommelli, F. Durante e G. F ...
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La Rocca, Ketty (propr. Gaetana). – Artista italiana (La Spezia 1938 - Firenze 1976). Entrata in contatto con il movimento fiorentino d'avanguardia Gruppo 70, ha realizzato i primi collage nella metà degli [...] supporti materiali e attraverso performance e installazioni, l’artista ha indagato gli inscindibili nessi tra corpo, identità e linguaggio (Poesia e no, 1968) depotenziando la parola del suo valore semantico e scomponendola in lettere e monogrammi (E ...
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Storico e filologo belga (Gand 1872 - Lovanio 1950). Gesuita, prof. a Lovanio di patristica (1906) e storia dei dogmi (1915), poi all'Univ. Gregoriana di Roma (1925-32). I suoi interessi per la storia [...] du douzième siècle, 1914, 2a ed. 1948). Con eguale perizia storica ha studiato lo svolgersi del pensiero e del linguaggio teologico nella patristica (Pour l'histoire du mot Sacramentum, vol. I, Les Antinicéens, 1924; e i varî saggi raccolti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...