GOLISCIANI, Enrico
Franco Bruni
Nacque a Napoli il 25 dic. 1848 da Giovanni e da Efigenia Carulli. Autore di numerosi libretti d'opera, spese la maggior parte della sua vita a Napoli, dove fu, tra l'altro, [...] , di genere sia melodrammatico, sia comico.
Lo stile del G. si rivela profondamente legato al clima tardoromantico. Partendo da un linguaggio poetico in cui l'episodio storico veniva sfruttato nelle sue tinte più fosche, il G. passò gradualmente a un ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Salvatore
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1821, da Luigi e da Luisa Valenti. Dopo essersi precocemente rivelato appassionato cultore dell'architettura, quando terminò gli studi divenne, nell'ambiente [...] e di consigliere economo: fu fra l'altro autore delle sale nobili, delle nuove gallerie e della biblioteca Sarti.
Linguaggio assai diverso da quello neorinascimentale il B. adoperò nella costruzione della stazione Termini (1867-74): qui l'uso della ...
Leggi Tutto
SNITKE, Alfred Garrievic
Marta Tedeschini Lalli
Šnitke, Alfred Garrievič (noto anche nell'adattamento tedesco Schnittke, Alfred)
Compositore russo, nato a Engel′s il 24 novembre 1934 e morto ad Amburgo [...] sostentamento specie nei periodi di contrasto con gli organismi culturali ufficiali del suo Paese, pur proponendo un linguaggio musicale più semplificato rispetto alle opere per il concerto, Š. profuse la ricchezza della propria riflessione artistica ...
Leggi Tutto
Neurologo e neurochirurgo (Spokane, Washington, 1891 - Montreal 1976). Ha svolto la parte più significativa della sua attività a Montreal, come prof. di neurologia e di neurochirurgia nella McGill University [...] , sull'epilessia e specialmente quelli sull'epilessia temporale, la sua concezione del centroencefalo e la sua monografia sul linguaggio. Negli ultimi anni aveva raccolto in due volumi i suoi saggi di argomento medico generale (The second career ...
Leggi Tutto
Poeta (Coimbra 1869 - ivi 1944); dopo le esperienze giovanili di Cristalizações da morte (1884), Canções de Abril (1884), Jesus de Nazaré (1885), Per umbram (1887), Horas tristes (1888), con le quali aveva [...] e realizzò la poetica dei parnassiani francesi, con uno smagliante gioco di immagini nelle quali il suo linguaggio si risolve simbolisticamente attraverso una ricca preziosità musicale, nell'esaltazione della bellezza pura. Libero dal fascino delle ...
Leggi Tutto
Scrittore danese (Srydstrup, Jütland, 1925 - Humlebaek, Copenaghen, 1999). Pose al centro della sua narrativa il tema dell'alienazione rispetto a una realtà che si rivela inconoscibile. Nel romanzo d'esordio [...] conseguenza di un processo razionale fine a sé stesso. Nelle opere successive, qualche apertura è offerta dalle teorie sul linguaggio di Wittgenstein da un lato, e dall'aspetto relazionale dell'esistenza dall'altro; in esse S. rinunciò allo scheletro ...
Leggi Tutto
Pittore statunitense (n. Allendale, Carolina del Sud, 1930). Appartiene alla generazione successiva all'espressionismo astratto: mantenendo di quest'ultimo i mezzi puramente pittorici, J. ha arricchito [...] in bronzo (Beers can, 1960, New York, Coll. Scull) e di riuscite incisioni, J. ha elaborato un nuovo linguaggio formale, puramente bidimensionale e privo di qualsiasi riferimento oggettuale (Scent, 1974, Parigi, Musée national d'art moderne). ...
Leggi Tutto
Architetto spagnolo (Barcellona 1913 - ivi 1984). Esponente dell'avanguardia architettonica catalana, membro dei CIAM e del Team 10, C. ha avuto grande importanza per la sua attività didattica, come professore [...] ai complessi residenziali, realizzati soprattutto a Barcellona) mostrano l'originalità di una ricerca volta al superamento delle correnti razionaliste col recupero, assimilato in un nuovo e personale linguaggio, della migliore tradizione costruttiva. ...
Leggi Tutto
CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] il nemico era la lethargia dei preti e dei vescovi. Vi oppose l'ascesi. Tre termini sembravano designare, nel suo linguaggio, l'obiettivo e l'impulso: servi, patres, angeli.Servitori del vescovo nel suo servizio dei fedeli. Padri delle "anime", nella ...
Leggi Tutto
Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] , il recupero con intenti innovativi della terzina dantesca). In P. si riconosce spesso il punto di partenza del linguaggio poetico del Novecento, oltre che per la forte suggestione di una poesia pura ante litteram, svincolata dai temi convenzionali ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...