GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] quella per la quale il suo nome è ancora oggi ricordato: Il sardo e il còrso in una nuova classificazione delle lingueromanze, ibid., XVI (1902-05), pp. 491-516; Note etimologiche e lessicali corse, in Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione al mito e alla religione di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione romana non possiede racconti [...] li chiamano i Romani? Che nome danno ai loro “racconti significativi”?
Li definiscono fabulae, utilizzando cioè il termine che, nelle lingueromanze, darà origine alla favola, alla fable e così di seguito. Si tratta di un tipo di racconto che, agli ...
Leggi Tutto
MOISE, Giovanni
Domenico Proietti
– Nacque il 27 nov. 1820 a Cherso, capoluogo dell’isola omonima nell’arcipelago del Quarnaro (oggi in Croazia). Fu quinto dei sette figli di Benedetto e di Nicolina [...] , Piccola storia ragionata della dialettologia italiana, Padova 1996, p. 73; S. Lubello, Storia della riflessione sulle lingueromanze: italiano e sardo, in Ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, a cura di G. Ernst et ...
Leggi Tutto
MONTEVERDI, Angelo
Roberto Antonelli
MONTEVERDI, Angelo. – Nacque a Cremona il 24 gennaio 1886 da Imerio, primario all’Ospedale Maggiore, e da Antonietta Torracchi. La famiglia paterna era antica e [...] Monteverdi sostenne che la filologia non si fa senza linguistica (si veda il Manuale d’avviamento agli studi romanzi. Le lingueromanze, Milano 1952, p. V). Ulteriore rilievo assunsero in questo periodo anche le sue ricerche stilistiche, applicate a ...
Leggi Tutto
chi
Riccardo Ambrosini
. 1. L'uso di c. con funzione di pronome interrogativo, soggetto di proposizione interrogativa sia diretta che indiretta, più raro di quello di c. con funzione di pronome relativo [...] analogo a quello di ‛ che ', e con un registro linguistico diverso da quello - colloquiale e non privo di confronti in altre lingueromanze - di c. nella locuzione chi è che ' (cfr. 1.1.). Tale uso conferiva al periodare un andamento sospeso, se la ...
Leggi Tutto
CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] , / perché la rucza gente ['n] d'aia doctrinamentu" (st. 1 del ms. milanese). Dei Disticha sono note numerose traduzioni nelle lingueromanze (sino a quella di Bonvesin). Quella del C. è tra le più tarde e colma un vuoto nell'area più meridionale di ...
Leggi Tutto
GORRA, Egidio
Paolo Zublena
Nacque il 1° giugno 1861 a Fontanellato, presso Parma, da Fausto e da Barbara Ranza. Originaria di Piacenza, la famiglia vi fece ritorno pochi anni dopo la nascita del G., [...] ma il più rilevante dei primi scritti di oggetto linguistico del G. è Dell'epentesi di iato nelle lingueromanze (in Studi di filologia romanza, VI [1893], pp. 465-597). Altri lavori di linguistica a carattere manualistico apparvero nella collana dei ...
Leggi Tutto
VARVARO, Alberto
Laura Minervini
Giovanni Palumbo
– Terzogenito di Paolo e di Giuseppina Tiby, nacque a Palermo il 13 marzo 1934.
Cresciuto in una famiglia di estrazione borghese, passata attraverso [...] de Jean Froissart, Paris 2011; Prima lezione di filologia, Roma-Bari 2012; Il latino e la formazione delle lingueromanze, Bologna 2014; Vocabolario storico-etimologico del siciliano, I-II, Palermo-Strasbourg 2014; J. Froissart, Chroniques de France ...
Leggi Tutto
tempo e clima
tèmpo e clima. – Nel primo decennio del 21° sec. i due termini tempo e clima sono divenuti di uso molto più comune di quanto non lo fossero stati in precedenza, per ragioni di natura sia [...] deriva dall’esperienza diretta e immediata e quindi ha in ogni lingua un termine di origine locale. In italiano tempo, come nelle altre lingueromanze, presenta polisemia, significando sia il tempo cronologico sia quello atmosferico meteorologico ...
Leggi Tutto
La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] Americhe. Il fenomeno è talvolta documentabile, grazie al progresso degli studi: l’ultimo parlante del dalmatico, una linguaromanza ancora parzialmente in uso nell’Isola di Veglia in epoca moderna, morì nel 1898; adottando criteri analoghi, possiamo ...
Leggi Tutto
romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...