BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] . di tradurre dal tedesco. La conoscenza delle lingue straniere lo impegnò anche presso gli uffici dell' politica del Risorg. naz., Firenze 1933; A. Gasparetti, G. B. traduttore delle romanze spagnole, in Studi sul B. …, Milano 195 2, pp. 15 5-170; ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] venire a capo se non uno che possedesse la letteratura latina dell'Impero e del Medioevo, le lingue e letterature romanze, anche le lingue e letterature germaniche antiche... Sub specie Vergili il C. tratta degli elementi classici e della tradizione ...
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MAFFEI, Andrea
Marta Marri Tonelli
Nacque il 19 apr. 1798 a Molina di Ledro, in Trentino, da Filippo, nobile del Sacro Romano Impero nativo di Cles, e da Maddalena Brocchetti, vedova Colò. Seguendo [...] Prasca, del quale curò tra l'altro la pubblicazione del romanzo Roberto che, apparso anonimo nel 1842 a Milano, gli fu Marinoni, A. M. traduttore di Schiller, in Annali dell'Istituto di lingue e letterature germaniche, IV (1976), pp. 231-247; Id., ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] , il galego-portoghese, e poi di nuovo le medesime lingue nelle cinque tornadas di due versi ciascuna. Allo stesso Raimbaut di straordinario successo in tante letterature romanze e non romanze, dall’esordio duecentesco fino alla contemporaneità ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] della mutabilità delle lingue e l'esigenza di un moderato accoglimento di parole straniere, specie per una lingua come l'italiana affermare la priorità della letteratura spagnola sulle altre letterature romanze e che quindi era accolta con favore dai ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] Nordamerica, attrattovi dalla promessa di una cattedra di lingue e letterature moderne a Windsor, nella Nuova Scozia, licenziamento in tronco. Per reagire allo sconforto si diede addirittura al romanzo (Jenny Jennett, I-II, London 1886, che meritò un ...
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Dantista (Berlino 1781 - Halle 1866). Prof. (dal 1822) di lingue e letterature romanze all'univ. di Halle. Tra l'altro dedicò a Dante un'ampia monografia (Das Leben und die Werke Dantes, 1832) e compilò [...] un Vocabulario dantesco ou Dictionnaire critique et raisonné de la Divine Comédie (1852; trad. it. 1859) ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] indiani, se esistenti, ma anche con quelli delle lingue di traduzione.
Un altro aspetto dell'immenso lavoro di celebre anche per la condanna da parte delle autorità islamiche attiratagli dal romanzo The satanic verses (1988; trad. it. 1988); i suoi ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] riflettono una puntuale consapevolezza delle difficoltà e delle incertezze connesse con la novità stessa dell'impresa: un romanzo in lingua moderna, e che si fondi su un rapporto, inusitato nella tradizione letteraria in Italia, col vero, e con ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] analogie, l'apparente anarchismo linguistico di Rimbaud e la sua immaginosa lingua ‛senza fili', il sogno - di R. Ghil e di altri può generare il figlio Gazourmah che, alla fine del romanzo, detronizza il sole. Nella Bataille de Tripoli, scritto ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...