Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] tabarchina, comunità).
Tra i tratti che caratterizzano il sardo e contrassegnano la specificità della sua storia evolutiva tra le lingueromanze possono essere ricordati:
(a) il sistema vocalico, che mantiene un esito autonomo di ĭ e ŭ latine, senza ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] al posto di bipalium). La documentazione in tutte le lingueromanze assicura che si tratta in molti casi di voci molto Non è sempre facile e sicuro attribuire una parola a una lingua germanica precisa. I criteri schematizzati da Migliorini (1960: 74- ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...]
Anche la ➔ flessione può modificare le caratteristiche accentuali: questa è una proprietà che caratterizza l’italiano tra le lingueromanze. Ad es., la flessione del verbo e la realizzazione della terza persona singolare del passato remoto dei verbi ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] il suffisso -ata, molto presenti nell’italiano colloquiale anche in altri contesti: videata, stupidata, cavolata (Berretta 1994; ➔ lingueromanze e italiano).
Altra proprietà dei verbi più frequenti sta nel fatto che sono usati per la formazione di ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] usi del passato prossimo nei mass media e riprende uno schema che si affermò in francese già nel secolo scorso (➔ lingueromanze e italiano). In molti testi giornalistici il passato prossimo è il tempo passato più frequente:
(16) sono stati fucilati ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] essere disposte in una tassonomia vera e propria, valida tanto per l’italiano e le altre lingueromanze, quanto per l’inglese, il tedesco, e le lingue slave (Benson, Benson & Ilson 1986a; Hausmann 1989: 1010; Heid 1994: 230).
In tale tassonomia ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] a diventare ricchissimo di tradiziom" venne conferito il premio della Fondazione Bopp e quello della Società per lo studio delle lingueromanze di Montpellier. Il secondo volume dell'Archivio (1876), oltre a lavori di G. Flechia, F. D'Ovidio e N ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] elaborata da Talmy (1975), le espressioni di movimento sono strutturate in due modi diversi nelle lingueromanze e in quelle germaniche. Mentre le lingueromanze focalizzano generalmente la direzione (come succede, ad es., nei verbi italiani), le ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] la camera dei segreti, trad. it. di M. Astrologo, Milano, Salani, 1999, p. 5)
Si tratta di un costrutto diffuso anche in altre lingueromanze:
(18) francese Il n’y en a dans la poêle, mon trésor adoré, dit la tante Pétunia en tournant un regard embué ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] escludono le parole discese per tradizione ininterrotta dal latino ai volgari e all’italiano (circa duemila in ciascuna linguaromanza; ➔ lessico), tutto il lessico restante è o è stato neologismo (o neologia), a cominciare dalle voci latine adattate ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...