Uomo politico e pubblicista croato (Trebarjevo, Desno, 1871 - Zagabria 1928). R. ebbe l'idea che il contadino dovesse divenire, in via evolutiva e pacifica, la base della società e dello stato. Per questo [...] intendimenti politici in Russia, nelle terre cèche e in Serbia. Nel 1898 sposò una maestra cèca di Praga. Apprese tutte le lingueslave, il tedesco, il francese e l'inglese. Nel 1899 si laureò a Parigi in scienze politiche. In seguito si occupò di ...
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(o Sorbi) Popolazione slava, fissatasi in Lusazia probabilmente verso la fine del 6°secolo. Dalla fine dell’8° sec. i S. furono oggetto di attacchi da parte dei Tedeschi, che con Ottone I li assoggettarono [...] . Nella Germania odierna godono di alcuni diritti riservati alle minoranze.
La lingua soraba (o sorabo) appartiene al gruppo occidentale delle lingueslave. Presenta due varianti dialettali, corrispondenti alla divisione territoriale tra Bassa e ...
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Linguista e filologo (Delden, Overijssel, 1880 - Leida 1941); prof. di lingueslave e baltiche nell'univ. di Leida (1913). Ha curato un rifacimento del dizionario etimologico nederlandese di J. Franck [...] (1912) e successivamente ha pubblicato studî fondamentali sul baltoslavo (Altpreussische Studien, 1918; Geschichte der altkirchenslavischen Sprache, 1931). Ha rielaborato personalmente le dottrine fonetiche ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] per farsi conoscere e apprezzare: la prima dipende dalla barriera linguistica, costituita dal greco e dalle diverse lingueslave; la seconda deriva da un certo periodo di ‘sottosviluppo’ teologico, determinato dalla turcocrazia prima e quindi dai ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] o di altro ordine, la rendano altrimenti inspiegabile. Classico è l’esempio del nome dell’orso, che nelle lingueslave, baltiche e germaniche, è il risultato di innovazioni indipendenti, la cui etimologia rivela la tendenza a nominare l’oggetto ...
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Modo in cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo; si parla quindi di a. imperfettivo o perfettivo. In molte lingue è una categoria autonoma; in alcune coesiste con la categoria del [...] del tempo, come categoria verbale, aveva minore o minimo rilievo. Mentre alcune lingue (latino) sono passate a un’opposizione quasi esclusivamente temporale, le lingueslave hanno sviluppato in maniera considerevole la categoria dell’a., opponendo ...
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Linguista francese (Mont-Saint-Aignan 1893 - Montpellier 1954). Studioso delle lingueslave, del tedesco e del francese, scrisse tra le altre opere Éléments de syntaxe structurale (post., 1959), grande [...] e più importanti saggi di geografia linguistica per le lingueslave (le Tesi di Praga nel 1929 insisteranno sull'importanza le linee secondo cui analizzare la struttura delle frasi di una lingua - è nata e nutrita dalla pratica pedagogica. In essa T ...
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Denominazione della tradizionale zona di frontiera tra l’Impero asburgico e i possessi ottomani, dal termine serbocroato, utilizzato anche in altre lingueslave, «confine». Tale zona si estende dall’entroterra [...] della Dalmazia al corso della Sava, senza alcuna unità fisica né antropica né politica: infatti, dal punto di vista morfologico è una successione di zone diverse, da quella decisamente montuosa delle Alpi ...
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In linguistica, tempo del verbo (detto anche preterito) che indica la precedenza dell’azione o avvenimento rispetto al punto di vista di chi parla. A seconda del fatto che l’avvenimento si consideri come [...] esiste che un solo paradigma designante questo tempo; tale è il caso, per es., delle antiche lingue germaniche, come il gotico, o della maggior parte delle lingueslave.
Il p. prossimo è uno dei tempi del verbo, nel modo indicativo; si contrappone a ...
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Filologo sloveno (Radomerščak 1813 - Vienna 1891), è il primo slavista che si sia occupato di tutte le lingueslave studiandole sotto ogni aspetto. Fu titolare della prima cattedra di filologia slava all'univ. [...] negli studî onomasiologici, editore di testi e documenti, ricercatore nel campo dell'etnologia e della mitologia. Fondamentali infine i suoi studî sulla lingua e le migrazioni dei Romeni. Nel 1869 fu fatto nobile; socio straniero dei Lincei (1888). ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...