Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] delle conseguenze più vistose del fatto che l’italiano è una lingua scarsamente parlata si ha sul piano fonetico. Manca uno standard » e le raggrupperemo intorno le varietà normali e volgari.
Tuttavia, come precisa Fiorelli nell’apparato di note ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] al. 2002: 129).
I primi riflessi delle opere volgari dei trecentisti si trovano presso l’inglese Geoffrey Chaucer, che , gheişă, ghid; D’Achille 2008).
Nel medioevo le lingue straniere s’imparavano informalmente tramite viaggi e soggiorni nel paese. ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , Milano, Hoepli.
Parlangeli, Oronzo (1971), La nuova questione della lingua, Brescia, Paideia.
Pellegrini, Giovan Battista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, «Studi mediolatini e volgari» 8, pp. 137-153.
Proietti, Domenico (2007), Il testo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] non è infatti, arbitraria, ma dipende dall’idea di lingua che si ha in un certo periodo.
Dato che velare /k/ (sulla grafia di Boccaccio cfr. Manni 2003).
Le scritture dei volgari fra XIV e XV secolo sono, senz’altro, meno instabili che in precedenza ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] norma è anche il processo di correzione e revisione compiuto dai tipografi nella stampa dei testi volgari (Trovato 1991; ➔ editoria e lingua), che anticipano spesso, nella prassi, le scelte poi esplicitate nelle grammatiche.
Il periodo che va dalle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] vichiani. Vico dedica particolare spazio all’evoluzione delle lingue e, insieme, delle scritture: dai segni muti imprese araldiche dell’età eroica, fino ai «parlari» volgari e alle scritture alfabetiche.
Accantonato il complesso parallelismo fra ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] nell’uso dei parlanti da un lato varietà strettamente imparentate con la lingua standard a base fiorentina emendata: vale a dire gli attuali ➔ dialetti italiani derivanti dai ➔ volgari medievali; e dall’altro varietà non imparentate con l’italiano e ...
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Aristotele
Paolo Falzone
Il filosofo greco (Stagira 384-383 a.C. - Calcide 322 a.C.) è citato tre volte nell’opera di Machiavelli. Una particolare attenzione al contesto, onde evitare fraintendimenti, [...] amministratore accorto, evitando di sperperarlo in attività licenziose e volgari o di abusarne per sé; deve inoltre curarsi di v del libro II («che la variazione delle sètte e delle lingue, insieme con l’accidente de’ diluvii o della peste, spegne ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] con cui ciascuna essenza vegetale era conosciuta nelle varie lingue e da notizie sul loro habitat (Singer, 1927 numero di e. spesso in volgare o in un latino intriso di volgarismi, frutto di diverse provenienze testuali e figurative, nei quali è anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] a lamentare il suo influsso su alcuni esiti medievali del latino e la presunzione che alcune colorite espressioni volgari attuali risalissero alla lingua antica (Bracciolini), dall’altra, a rifiutare il latino paludato di Facio. Il che spiega anche l ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...