L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] quale ragionò in modo nuovo sul rapporto tra le classi popolari e l’italiano e sulla questione della lingua. La tematica linguistica è presente nei Quaderni dal carcere, in particolare nei quaderni 21 (1934-1945) e 29 (1935), ma l’opera fu conosciuta ...
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CESARINI SFORZA, Lamberto
Francesco Muzzioli
Di antica famiglia originaria di Acquasparta (Terni) successivamente stabilitasi a Parma, nacque a Terlago (Trento) il 29 sett. 1864 dal conte Giuliano e [...] e sulla rivista Studi trentini), la risposta conclusiva del C. fu Legittima difesa (Trento 1926). Vi raccolse l'analisi linguistico-storica di tutti i toponimi controversi, rivendicando al rigore e il valore patriottico del propriolavoro in seno alla ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] , o per un'origine comune o per prestito". Infatti la constatazione di somiglianze lessicali tra due o più sistemi linguistici non è di per sé garanzia assoluta di un rapporto di affinità genealogica. Queste somiglianze possono essere dovute al caso ...
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FRONTONE, Marco Cornelio (M. Cornelius Fronto)
Gino Funaioli
Retore africano, della numidica Cirta, vissuto fra il principio e la seconda metà inoltrata del sec. II d. C., senatore, console nel 143, [...] inopinata verba è il motto della sua scuola. Ma chiudersi completamente o quasi nella parola come parola, e nel tesoro linguistico d'una età remota, e circoscritta poi al giro di breve spazio, astrarsi dalle cose presenti, isolarsi nella pura forma ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] 'Ottocento italiano, Pisa 1969; G. Lonardi, Classicismo e utopia nella lirica leopardiana, Firenze 1969; G. Contini, Varianti e altra linguistica. Una raccolta di saggi (1938-1968), Torino 1970, pp. 41-52; W. Binni, La protesta di L., Firenze 1973 ...
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MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] - E.F.K. Körner - H.J. Niederehe, Berlin-New York 2001, p. 1364. Sui rapporti con G.I. Ascoli: E. De Felice, La terminologia linguistica di G.I. Ascoli e della sua scuola, Utrecht 1954, p. 36; M. Dardano, G.I. Ascoli e la questione della lingua, Roma ...
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ZARDETTI, Carlo
Adriano Savio
Nacque a Milano il 22 novembre 1784, figlio di Giovanni e di Teresa Zamara. Si laureò all’Università di Pavia in legge nel 1808 e, benché completamente digiuno di conoscenze [...] Calvi avvenuta l’8 settembre, Zardetti pianificò la sua sostituzione, mediante concorso pilotato, con il linguista Bernardino Biondelli, che successivamente sarebbe stato nominato direttore del Gabinetto numismatico, terzo direttore senza conoscenze ...
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LAPI, Scipione
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque il 24 maggio 1847 ad Apecchio, nell'Appennino umbro-marchigiano (oggi provincia di Pesaro-Urbino) da Giuseppe Lodovico e da Angela Bartolucci. Seguendo [...] contatto con alcuni intellettuali di prestigio come R. De Cesare, che trascorreva a Città di Castello buona parte dell'anno, il linguista L. Morandi e R. Bonghi, che presto non solo pubblicarono le loro opere presso di lui ma assunsero quasi il ruolo ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] in ottava rima della metà del primo libro dell'Iliade, composta da V. Monti l'anno 1824), ma anche come linguista (La proposta del Monti), riferendosi all'omonima critica montiana verso il nuovo Vocabolario della Crusca (Verona 1806-11), cui il ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] loro studio partì negli anni 1930 B.L. Whorf, cui si deve la formulazione più esplicita dell’ipotesi del relativismo linguistico (la lingua che parliamo influenza la nostra visione del mondo); la sua ipotesi, anche se discussa, ha comunque avuto il ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...