LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] danese di V. Brøndal e di L. Hjelmslev, concepisce la lingua nella sua totalità, nella sua unità. È una linguistica sincronica che, prescindendo dallo sviluppo storico della lingua, cerca di stabilire i varî sistemi e i valori funzionali dei singoli ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio [...] dell’ineccepibilità delle leggi fonetiche, canone fondamentale della scuola, è espresso da Brugmann e Osthoff nella prefazione alle loro ricerche morfologiche (Morphologische Untersuchungen, 1878): «Ogni ...
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tecnoletto Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni proprie dei singoli linguaggi tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente [...] di chi coltiva le discipline o esercita le attività cui tali linguaggi appartengono ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] di un fattore storico "esterno" come il s. appariva per lo meno superflua.
Ma con l'ulteriore svolgersi del metodo (v. linguistica, in App. II, 11, p. 210) la teoria poté - e potrà - essere meglio sviluppata ed assorbita per l'importanza decisiva che ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] neolatine) si possono suddividere su base geografica in cinque gruppi: iberoromanzo (dialetti portoghesi, spagnoli, catalani); galloromanzo (dialetti francesi, occitanici, franco-provenzali); romanzo alpino ...
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indoeuropei
Termine con cui si indicano le popolazioni parlanti lingue indoeuropee. Storici e linguisti, alla luce della profonda affinità e concordanza di caratteri fonetici, morfologici e lessicali [...] presentata da numerose lingue (parlate anche in tempi e luoghi talvolta distanti fra loro), specialmente negli stadi più antichi, ipotizzarono che alla loro base vi fosse una serie di dialetti comuni detti ...
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Grande famiglia di lingue indigene dell’America Settentrionale. La denominazione è stata creata artificialmente dai linguisti affiancando le due voci che nei due gruppi in cui si articola questa famiglia [...] parlato sulla costa californiana dal Golden Gate fino a Monterey (quest’ultimo gruppo era un tempo considerato una famiglia linguistica, chiamata mutsum). In epoca più recente nella famiglia p. sono state incluse alcune lingue dell’Oregon, il chinook ...
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. I suoni avulsivi (così chiamati da Raoul de La Grasserie) sono detti dai linguisti inglesi clicks, dai Tedeschi schnalze o Schnalzlaute, dai Francesi cliquements, ecc.; sono suoni consonantici prodotti [...] La rarità degli avulsivi, il fatto che nel Nama si usano solo come iniziali e altri indizî hanno spinto alcuni linguisti a considerare gli avulsivi non come semplici consonanti, ma come elementi morfologici: J. C. Wallmann, nella sua Formenlehre der ...
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Linguista russo (Vologda 1848 - Petrozavodsk 1914); prof. (1875-1901) all'univ. di Mosca. Formò alla propria scuola buona parte dei linguisti russi; nella sua scarsa produzione (si occupò soprattutto di [...] problemi d'accento e del balto-slavo), F. sostenne spesso teorie arrischiate, ma sempre suggestive. Di lui furono pubblicati postumi: Kratkij očerk sravnitel´noj fonetiki indoevropejskich jazykov ("Compendio ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] che le analisi della p. chomskiana e cognitivista, finora dominanti, non sono le uniche in grado di dar conto delle capacità linguistiche e del loro sviluppo. Tuttavia, la p. connessionista fino a oggi ha dato l'impressione di volersi limitare a dare ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...