STATISTICA LINGUISTICA
Tullio DE MAURO
. È l'applicazione del metodo statistico all'esame dei fatti linguistici: le unità costitutive di una lingua (fonemi, parole, ecc.), soprattutto considerate sotto [...] le ricerche di G. U. Yules e G. K. Zipf, dalle quali si può far datare la nascita della s. linguistica nel senso attuale, dovevano valere nelle intenzioni degli autori come indagini stilometriche a fini filologici o psicometriche. Infine, le rare ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] di italiano L2. Problemi e metodi di analisi quantitativa, in Atti del IV congresso di studi dell’Associazione italiana di linguistica applicata (Modena 19-20 febbraio 2004), a cura di G. Banti et al., Perugia, Guerra, pp. 241-257.
Valentini, Ada ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] è tale che anche corpora di milioni di parole possono risultare insufficienti allo studio di vari fenomeni (➔ statistiche linguistiche), e i corpora di riferimento tendono ad essere più costosi e difficili da raccogliere, e conseguentemente ad avere ...
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McCAWLEY, James D.
Giulio Lepschy
Linguista statunitense di origine scozzese, nato a Glasgow il 30 marzo 1938. Laureato in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito un dottorato [...] ''anarco-capitaliste'', ispirate da una parte a P. Feyerabend e dall'altra a F. von Hayek e alla Scuola austriaca. In ambito linguistico si muove nella via aperta da Chomsky, si rifà anche all'opera di autori come O. Jespersen e D. Bolinger, e si ...
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BERTOLDI, Vittorio
Tullio De Mauro
Nato a Trento il 2 apr. 1888, dopo gli studi medi, nel 1907, si trasferì a Vienna, dove fino al 1911 fu iscritto in quella facoltà di filosofia. Ancora studente, si [...] J. Vendryes, V. B., in Etudes celtiques, VII (1955), p. 243; C. Schick, Il linguaggio. Natura, struttura, storicità del fatto linguistico, Torino 1960, pp. 53, 55, 57, 69, 76-77, 79, 83; C. Tagliavini, Introduzione alla glottologia, 5 ed., Roma 1963 ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] e paso doble (➔ ispanismi), norvegesi fiordo e slalom.
Il termine circola in italiano dall’Ottocento ed è comunemente accolto dai linguisti, anche se è nato dalla falsa idea che nel processo d’interferenza una lingua ceda qualcosa di suo che l’altra ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] di Colonia, diretto da H. Seiler. In complesso, la ricerca sugli u. è una delle direzioni più attive e vitali della linguistica della seconda metà del Novecento.
Greenberg non solo ebbe il merito di definire una vasta gamma di proprietà che potevano ...
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ZAPOTECHI
Guido Valeriano Callegari
Carlo Tagliavini
. Popolazione del Messico meridionale, imparentata alla grande famiglia mixteco-zapoteca, divisa in più tribù e sottotribù, che apparve, secondo [...] provetti scultori, lapidarî e orafi, come provano i saggi rimasti.
Lingua. - La famiglia linguistica zapoteca, sarebbe, secondo l'opinione di molti linguisti, strettamente affine a quella mixteca con la quale formerebbe il più vasto aggruppamento ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] fase, quella degli anni Ottanta e Novanta – la dimensione scritta della CMC è stata a lungo messa in dubbio dagli stessi linguisti. Quando Daniela Bertocchi si chiedeva in un suo saggio L’e-mail si scrive o si parla? («Italiano & Oltre», 1999 ...
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VOSSLER, Karl
Vittorio Santoli
Filologo, nato a Hohenheim presso Stoccarda il 6 settembre 1872, professore nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco di Baviera (1911).
Accogliendo [...] , trad. Gnoli, Bari 1908, p. 147), essa precederà idealmente le forme della grammatica storica, starà al centro stesso della linguistica. Poiché all'origine di ogni forma espressiva c'è un atto estetico, anche l'etimologia sarà tanto meglio fondata ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...