trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] la t. di gauge ➔ gauge.
Linguistica
Processo per cui da una struttura profonda T′T è definita da u=cost+sent, v=cost−sent. Il prodotto tra t. non è generalmente commutativo, però è associativo, e quindi il prodotto di 3 (o più) t. si può definire ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] l’i. come una tecnica in grado di raggiungere solo conclusioni generali, valide per gli individui di una certa classe che non segnalato il carattere di procedura eminentemente pragmatico-linguistica non ulteriormente riconducibile a qualche forma di ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] animali e ciò è probabilmente in rapporto alla quasi generale assenza in essi della riproduzione vegetativa; sono invece filogenetiche sono tuttora di incerta interpretazione.
Linguistica
La serie delle modificazioni fonetiche, morfologiche, ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] strumentali al piano dell’offerta formativa.
Linguistica
Il ruolo che un’unità qualsiasi della sia contenuto (anche soltanto in modo parziale) nell’insieme di definizione della funzione. Più in generale, se ui=ϕi(x1, x2, ..., xn) (i=1, 2, ..., m), e ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] studies. Tale dibattito si è sviluppato nel quadro più generale della questione riguardante, da un lato, il contributo della un momento intuitivo, libero dal condizionamento degli usi linguistici e degli istituti espressivi e formali, e un successivo ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere da due lettere del loro nome (l’iniziale e un’altra), generalmente ricavate dal nome latino dell’elemento (Na per il sodio da natrium ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] d’onde (complesso) e frequenza.
La d. di mezzo
In generale, è quella che avviene in un qualsiasi mezzo materiale poiché l’indice negativo della qualità ed efficienza dei sistemi stessi.
Linguistica
Nella teoria fonologica si definisce campo di d. ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] linguistiche, già Ramsey aveva individuato la loro radice comune nella confusione tra linguaggio e metalinguaggio, confusione superabile mediante la formalizzazione del linguaggio. A. Tarski, nel 1930, dimostrò che non è possibile in generale ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] c. si dice misurata in diottrie.
Linguistica
C. linguistica Il fenomeno del progressivo accostamento di due in media segue la c. in probabilità; il viceversa non è vero in generale. La c. in media non è sufficiente ad assicurare la c. quasi certa ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] , di gruppi e (raramente) di intere popolazioni sono generalmente causati da un'innovazione biologica o culturale che in un parlano una lingua non indoeuropea ma uralica, una famiglia linguistica che oggi si trova nelle popolazioni che vivono a ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...