L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] comprensivo anche di materiali e autori indicativi di asprezza linguistica – Guido Cavalcanti, Arnaut Daniel e soprattutto il Canz. CXLVI, CLXI, CLXII, CCLIII, ma anche più in generale a CXLVIII, CCXCIX, CCCXII, o ai cosiddetti sonetti monoperiodali ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] , tanto da poter essere usati in linguistica storica come esempio di confronto e conservazione 75
(36) I ragazzi del ’99
(37) La rivoluzione del ’17
In generale, riguardo alla grafia, «è buona norma non scrivere i [numerali] cardinali in cifre ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] chiusa e riaprì soltanto nel 1980.
Per il quadro linguistico è rilevante la relazione col toscano, poi con l’ di infinito + imperfetto di avere). L’articolo determinativo è generalmente uniforme sul territorio: davanti a consonante u per il maschile ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] il più possibile unitaria, ma anche quello di promuovere in generale l’uso di un friulano ‘comune’, standard, basato sulla varietà centrale.
Queste ed altre iniziative di politica linguistica hanno trovato stimolo anche nel fatto che il friulano è ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] raccolti in Bruni 1992 e 1984; per un quadro generale cfr. D’Achille 1994; 2008).
Dato il prevalente riferimento ., vol. 3º, pp. 2334-2355.
De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (2a ed. 1970).
De Mauro, Tullio ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] penso che non me lo spedirà più]
b. il generale diede disposizioni perché le truppe fossero spostate sulla riva didattici. Atti del IX congresso internazionale di studi della Società di Linguistica Italiana (Roma, 31 maggio - 2 giugno 1975), a cura ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] (Alto Adige e Venezia Giulia), e infine contrastando i prestiti da lingue straniere.
Il disegno di un’autarchia linguistica, e più generalmente l’idea che l’interesse nazionale dovesse essere il principio basilare dell’azione statale (Klein 1986: 69 ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] processo molto produttivo in lingue come l’inglese e in generale nelle lingue isolanti (come il cinese), in cui ogni forme testuali. Atti del VII convegno della Società Internazionale di linguistica e filologia Italiana (Roma, 1-5 ottobre 2002), a ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] operazioni di cancellazione e di astrazione, a nuclei semantici generali di cui esso è l’espansione; si ha continuità se semantica già presente nel co-testo, vale a dire nell’intorno linguistico in cui è calata (➔ contesto), in modo da costituire ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] è inverso).
Nel Discorso Machiavelli indossa, sia pur «estemporaneamente» (Tavoni 1984: 575), le vesti del linguista, in termini sia di teoria generale sia di analisi testuale. Sotto questo secondo profilo, in un teatrale contraddittorio col ➔ Dante ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...