sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] , Morfologia del s. nei secoli XIII-XIV, in " Studi Filol. Romanza " IV (1889) 1-234; G.S. Lisio, Studio sulla forma Italian Literature, Roma 1959, 11-39; I. Baldelli, Sulla teoria linguistica di D., in D. nella critica d'oggi, Firenze 1965, 705 ...
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SINIBULDI, Cino
Stefano Carrai
Paola Maffei
SINIBULDI (Sigibuldi, Sighibuldi, Sigisbuldi), Cino (Cino da Pistoia). – Nacque in una delle più antiche e nobili famiglie pistoiesi da ser Francesco di [...] Cino da Pistoia, in Percorsi incrociati. Studi di letteratura e linguistica italiana, a cura di F. Broggi et al., Leonforte di Simone Martini e la prima diffusione della “Commedia”, in Medioevo romanzo, XII (1987), pp. 135-154; Id., Cino (e Onesto ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] u (si ricordi l'incipit della stessa canzone di Stefano). Altri caratteri linguistici, come i tipi saccio, " so ", e aggio, " ho e forme della D.C. aliene dal dialetto fiorentino, in " Studi Filol. Romanza " I (1884) 1-202 (partic. pp. 144-159 e 163); ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] 62-70; A. Castellani, Precisazioni sulla gorgia toscana(1959-60), con una Postilla (1977), in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma 1980, I, pp. 189-212 passim; P. D'Achille - C. Giovanardi, La letteratura volgare ...
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perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] Contini (Filologia ed esegesi dantesca, in Varianti e altra linguistica, Torino 1970, 429), un giocatore.
6. ‛ P gissi (If XXVI 84): qui p. è termine tecnico, comune nei romanzi del ciclo brettone, per designare i cavalieri che " postisi in avventure, ...
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canzoni di gesta
Antonio Viscardi
. Gli studiosi unanimemente ritengono che D. abbia conosciuto le canzoni di gesta francesi, e in particolare la maggiore e la più divulgata di esse, la Chanson de Roland: [...] sulla poesia francese del Medioevo. Non sorprende il silenzio sul romanzo cortese in versi, che è il prodotto, certo, più à l'usage de son temps [e, possiamo aggiungere, dell'area linguistica in cui il copista vive ed opera], l'arrangeait à son gré ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] sempre di una sconcertante ovvietà: nella Stiava l'orditura "romanza" della commedia prevede che padre e figlio si innamorino sono questi i personaggi che accendono la sua fantasia linguistica, rappresentando un malizioso costume cittadino in cui si ...
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MONACI, Ernesto
Domenico Proietti
– Nacque il 20 febbr. 1844, da Anacleto e da Rosa Panunzi, a Soriano nel Cimino (presso Viterbo), dove il padre era «governatore» della tenuta della famiglia Chigi. [...] drammatici dei Disciplinati dell’Umbria, I [1872], pp. 235-271; II [1875], pp. 29-42), i rapporti da lui intrecciati con linguisti e filologi romanzi italiani e stranieri (da G.I. Ascoli ad A. Mussafia, da P. Meyer a F.A. Adolpho Coelho, G. Gröber e ...
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DEL CHIARO, Anton Maria (Antonmaria)
Gino Benzoni
Assai scarsa di dati la biografia del D., solo lacunosamente e, anche, ipoteticamente ricostruibile per lo più, comunque, utilizzando i cenni a proprio [...] finale sulla "valaca favella" decisamente accostata - e si tratta d'un'intuizione feconda negli studi di filologia romanza e linguistica comparata - all'italiano tanto nel lessico quanto, e più ancora, in fatto di verbi, nei "preteriti perfetti ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] più o meno ampio periodo storico, ha un interesse solo linguistico; se si riferisce a un singolo autore essa ha della D.C. aliene dal dialetto fiorentino, in " Studi di Filol. Romanza " I (1884) 1-202; A. Schiaffini Tradizione e poesia nella prosa ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
linguistico
linguìstico agg. [der. di lingua, sul modello del fr. linguistique agg.] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la lingua, il linguaggio, come fatto sociale, o particolari aspetti, caratteri e manifestazioni della lingua: analisi l.,...