Chi se' tu che pietosamente cheri
Incipit di un sonetto trasmessoci sotto il nome di Cino da Pistoia dai codici Braidense AG XI 5 e Riccardiano 118, in ambedue mutilo dei due versi finali, e attribuito [...] anche a D., ma che il Barbi propone di assegnare, per ragioni linguistiche, a un autore veneto (cfr. Studi 60). ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ’altra, da una ad altra epoca storica (F. Bacone, J. Locke, G.B. Vico, G.W. Leibniz ecc.); le forme linguistiche condizionano la vita intellettuale, le elaborazioni concettuali, il pensiero (T. Hobbes, G. Berkeley, D. Hume, J.G. Hamann), cosicché le ...
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Grammatico latino probabilmente del 2º sec. d. C., autore di un compendio alfabetico, in 20 libri, dell'opera di Verrio Flacco De verborum significatione. L'epitome di F., a sua volta riassunta da Paolo [...] Diacono (8º sec.), ci è giunta con gravi lacune, ma è comunque preziosa fonte di notizie linguistiche e antiquarie. ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] (3):
(1) il sole splende
(2) il mio cane è un bassotto
(3) Luca prestò il libro a Giulia
La linguistica moderna definisce il predicato in termini più strettamente sintattici. A partire dall’analisi in «costituenti immediati» di Bloomfield (1933), la ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] sino alla soglia degli anni Ottanta del Novecento: solo con i programmi scolastici del 1978 si riconobbe la pluralità di tradizioni linguistiche e di funzioni d’uso della lingua, e si iniziò anzi a considerarla non un limite, ma una ricchezza.
Si può ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] vista, il significato di una frase (vākyārtha) è non verbale (aśābda), in quanto non direttamente denotato da un'unità linguistica. A tale proposito, Bhartṛhari osserva che anche il significato di una parola sarebbe allora non verbale, poiché i suoni ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] sistema (o una delle sue numerose varianti), codificato nel XIX secolo, è stato applicato nella compilazione degli ➔ atlanti linguistici e in diverse opere di fonologia e dialettologia romanza.
Più recentemente è stato elaborato un nuovo metodo di ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] nella storia del jazz orchestrale moderno (tra queste, Sketches of Spain e Porgy and Bess). Aperto alle innovazioni linguistiche provenienti sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma anche influenzato dalle partiture classiche (Debussy, Ravel ...
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MINORANZE NAZIONALI
Guido Barbina
Ester Capuzzo
(v. minoranza, XXIII, p. 404; minoranze nazionali, App. II, II, p. 327; III, II, p. 127)
Il problema dell'esatta definizione delle m.n. ha raggiunto [...] 6 marzo 1978 n. 102).
Negli ultimi anni vi sono state diverse iniziative parlamentari in materia di tutela delle m. linguistiche. In particolare nel corso della 10a legislatura si è giunti all'approvazione da parte della Camera dei deputati del testo ...
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Panini
Pāṇini
Grammatico indiano (5° sec. a.C. ca.). È autore della Aṣṭādhyāyī («Trattato in otto capitoli»), un’esauriente grammatica della lingua sanscrita, importante nel sanscrito filosofico sia [...] dalle persone colte e allude al fatto che, nonostante le regole di derivazione formulate nella stessa Aṣṭādhyāyī, l’uso linguistico delle persone colte è un’autorità superiore per quanto concerne il significato delle parole. P. in generale accetta il ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...