È certamente il più geniale dei filologi alessandrini, in più d'un campo iniziatore o innovatore. Allievo con probabilità di Zenodoto, e sicuramente di Callimaco e Dionisio Giambo, tre uomini che arrivarono [...] la cultura attica, risalendo alla preattica e poetando in dialetto, si trovarono nella necessità di studiare forme poetiche e linguistiche e cose del mondo più antico; allievo altresì di Eufronio, uno della Pleiade tragica alessandrina, e di Macone ...
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Poeta ungherese, nato il 26 novembre 1883 a Szegszárd. Si laureò in filologia classica e filosofia e insegnò in varie città della provincia, finché nel 1917 passò a Budapest e, abbandonato l'insegnamemo, [...] dell'Ungheria. La sua lirica è contrassegnata, quanto allo stile, da una ricerca continua di nuove forme e costruzioni linguistiche, e, quanto al contenuto, dal desiderio d'esprimere tutto ciò che nella vita degli uomini e delle cose fa sentire ...
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Lateralità
Giovanni Berlucchi e Bruna Rossi
Con il termine lateralità si definisce genericamente l'asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e, in senso più specifico, la parziale [...] pertanto che l'asimmetria di lato relativa al planum temporale rappresenti una base morfologica primaria delle differenti competenze linguistiche dei due emisferi, e che la correlazione fra asimmetria del planum temporale e dominanza manuale non sia ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] e propria anticipazione si applica anche ad alcuni tipi di enunciati nominali (➔ nominali, enunciati), che non contengono alcuna marca linguistica del referente poi evocato nel co-testo successivo, come nel caso di (15) o di (16):
(15) Eccezionale ...
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Linguista statunitense (New York 1915 - Stanford, California, 2001). Tra i più validi rappresentanti della linguistica statunitense, le sue ricerche si sono orientate lungo tre direttrici: l'africanistica, [...] professore di antropologia. Membro dal 1965 della National academy of sciences, ha fatto parte di varie associazioni linguistiche, africanistiche e antropologiche.
Opere
Tra i suoi altri scritti: Some universals of grammar with particular reference ...
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Storico dell'antichità italiano (Napoli 1924 - ivi 1990); prof. univ., dal 1963 ha insegnato storia greca e romana e storia della storiografia presso l'Università di Napoli; direttore dal 1986 della Scuola [...] greca, sulla sociologia del mondo greco e romano, nei quali ha convogliato le sue vaste conoscenze letterarie, linguistiche, archeologiche e numismatiche. Tra gli scritti: Il princeps ciceroniano e gli ideali politici della tarda repubblica (1954 ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] Besomi, C. Caruso, Basel-Boston-Berlin 1994, pp. 323-44, poi in Id., In riva al fiume della lingua. Studi di linguistica e filologia (1961-2002), Roma 2004, pp. 292-308; G. Procacci, Machiavelli nella cultura europea dell’età moderna, Roma-Bari 1995 ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] il supporto di una memoria esterna, per es. un testo già pronto (cfr. § 3.2.1). I gradi di pianificazione linguistica e di attenzione sono in parte interdipendenti, ma non c’è una necessaria corrispondenza tra i due versanti del processo.
Qualsiasi ...
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Filosofo (Ann Arbor 1912 - Pittsburgh 1989), figlio di Roy Wood, prof. nell'univ. di Pittsburgh. Sensibile sia alle suggestioni pragmatistiche sia a quelle neopositivistiche, la riflessione di S. si segnala [...] teorie fenomenistiche della conoscenza e alle epistemologie riduzionistiche e sottolineando per contro l'immanenza delle categorie linguistiche e interpretative all'esperienza sensibile. Di rilievo anche le sue riflessioni sull'intenzionalità e sul ...
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SESSIONS, Roger
Leonardo Pinzauti
(App. III, II, p. 719)
Compositore statunitense, morto a Princeton (New Jersey) il 16 marzo 1985. Dopo aver insegnato fino al 1965 alla Princeton University, passò [...] , ed è considerato uno degli esempi più coerenti e luminosi fra i musicisti statunitensi che hanno fatto proprie le esperienze linguistiche e il rigore della Scuola di Vienna, e in particolare di A. Schönberg, pur senza rinnegare le suggestioni del ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...