ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] cognome). Benché il fenomeno si presenti ora più ora meno precocemente, e con numerose varianti conforme alle diverse condizioni linguistiche e sociali dei diversi paesi, si può dire che in tutta l'Europa continentale, romanza e germanica, il cognome ...
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Poeta greco, nato ad Agrínion (Etolia) nel 1868, morto in navigazione verso l'Italia nel luglio 1920. Studiò a Missolungi, poi ad Atene e pubblicò, con lo pseudonimo di Pietro Basilikós, due raccolte poetiche: [...] la rivista Τέχνη, organo dei giovani scrittori, che visse solo un anno ma contribuì efficacemente allo sviluppo delle correnti linguistiche e letterarie dell'epoca. Dopo il 1905 fu a Monaco, Lipsia, Berlino. Intanto tradusse, dal teatro tedesco, la ...
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Il sinistrese è stato definito
una invenzione linguistica, collettiva e spontanea, di rapida e facile comunicazione, intesa a coprire la mancanza di idee generali e di prospettive per il futuro che è dell’intera [...] minoritari. In particolare, nel campo della comunicazione giovanile, se negli anni Settanta il sinistrese fu una delle forme linguistiche di riferimento (al punto da impedire l’esistenza di altri tipi di linguaggio giovanile), con gli anni Ottanta a ...
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diritti umani
locuz. sost. m. pl. – Nel primo decennio del 21° secolo il tema dei diritti umani ha acquistato una rilevanza sempre crescente, tanto nella giurisprudenza internazionale quanto nel dibattito [...] , sia a carattere soggettivo, sia collettivo, rivendicati da organizzazioni e movimenti nazionali e transnazionali, da minoranze linguistiche e culturali, da particolari gruppi sociali e politici. Il diritto a un ambiente non inquinato, al libero ...
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Regione della corteccia cerebrale in cui è localizzata una parte dei centri per il linguaggio; fu descritta nel 1874 dal neurologo tedesco Karl Wernicke. Corrisponde alla parte posteriore dell’area 22 [...] area acustica primaria, dove avviene il processo di decodificazione, ossia la trasformazione degli stimoli uditivi in unità linguistiche. Una lesione in tale zona si evidenzia con un deficit selettivo della comprensione del linguaggio sia parlato sia ...
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Esploratore e geografo francese (Dublino 1810 - Parigi 1897). Compì un primo viaggio in Brasile (1836) e si portò poi in Etiopia (1837-49), dove, col fratello Arnaud, si dedicò a un grande lavoro di rilevamento [...] (la cui collezione, preziosa, si trova oggi alla Bibliothèque Nationale di Parigi) e con una quantità di note linguistiche, storiche, etnografiche, letterarie, di cui una gran parte è ancora inedita. Si ricordano di lui l'importante Dictionnaire ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] a discorrere della fase in cui si trovava l’italiano del suo tempo, sostenendo che il centro irradiatore delle novità linguistiche si era spostato: non era più a Firenze o a Roma, nei centri umanistici, ma nel cosiddetto triangolo industriale del ...
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POLITI, Adriano
Pietro Giulio Riga
POLITI, Adriano. – Nacque a San Quirico d’Orcia, presso Siena, nel 1542 da Marc’Antonio Politi, nobile locale, e da Virginia Cerina.
Dopo essere entrato nell’Ordine [...] Lettere, a cura di P. Puliatti, Bari 1978, I, pp. 80 s.; II, p. 357; M. Vitale, La scuola ‘senese’ nelle questioni linguistiche fra Cinque e Seicento, in Lingua e letteratura a Siena dal ’500 al ’700. Atti del Convegno... 1991, a cura di L. Giannelli ...
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MINORANZE NAZIONALI
Claudio Cerreti
Le minoranze etniche sono numerosissime; non altrettanto le minoranze propriamente definibili come nazionali. Nell’uso corrente è accolta la corrispondenza, semplicistica [...] ufficialmente, o de facto, più di una lingua. Dal confronto tra queste due dimensioni consegue che le minoranze etnico-linguistiche (gruppi di lingua minoritaria all’interno di uno Stato) assommano a svariate migliaia. Ribadito che la diversità ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] poesia e allo studio etnolinguistico, ben vivo all'epoca. Ma il fatto ancora più importante è che il nuovo oggetto linguistico è una combinazione di fonemi indipendente da ogni materia fonetica, un'associazione formale di fonemi che dà luogo a parole ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...