La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] scorso, durante le vacanze, ecc.; avverbi frequentativi, come ogni sera, tutti i giorni, ecc.
Molte delle espressioni linguistiche utilizzate per codificare la temporalità provengono dal dominio spaziale. Si tratta di un processo metaforico, per cui ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] fanno appello a ciò che per loro e i loro interlocutori è più immediato e di facile accesso, scegliendo le soluzioni linguistiche più note e meno ricercate, che comportano il minimo dispendio per la pianificazione e l’interpretazione.
A ciò si deve ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] il rapporto fra i codici è più fluido e possono sussistere sia varietà intermedie fra A e B, sia pratiche linguisticamente miste. Come casi di bidialettismo in Italia vengono spesso considerate le situazioni della Toscana e di Roma.
Un tentativo di ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] la cultura, nel senso più profondo del termine, del nostro paese» (De Mauro 1987: 164).
Pasolini ritornò sui temi linguistici dieci anni più tardi, pochi giorni prima della morte. In Volgar’eloquio, trascrizione postuma di un dibattito con professori ...
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Detto d'Amore
Luigi Vanossi
. Poemetto attribuito a Dante; la storia esterna è per molti lati simile a quella del Fiore (v.). Esso ci è conservato, lacunoso, su quattro fogli membranacei legati, insieme [...] Pd VII 67-69), dove non è tanto rilevante la ripresa dell'immagine (diffusa nella tradizione patristica), quanto l'esatta riproduzione linguistica.
Bibl. - S. Morpurgo, Detto d'A., antiche rime imitate dal Roman de la Rose, in " Il Propugnatore " n.s ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] , e il francese, il tedesco e lo sloveno dall’altra rendono problematico sostenere che ci sia una coincidenza piena tra confini linguistici e confini di stato in Valle d’Aosta, Alto Adige e Venezia Giulia. Va osservato ancora che il confine sancito ...
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DAL POZZO, Agostino
Paolo Preto
Nato a Rotzo (Vicenza) il 23genn. 1732 da Pietro e Maria Maddalena Dalla Costa, poveri contadini dell'altopiano, poté avviarsi agli studi grazie all'interessamento e [...] altri paesi europei aveva amici e corrispondenti che lo tenevano aggiornato sulle novità librarie nel campo della filologia, della linguistica, della storia medievale e moderna.
Molti suoi scritti in prosa e in versi rimasero inediti e finirono per ...
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Fiorentino, Pier Angelo
Cesare Federico Goffis
, Scrittore (Napoli 1809-Parigi 1864) e traduttore in francese della Commedia.
Fra le opere in italiano (ricordiamo il poema epico Sergianni Caracciolo, [...] Entr'acte ".
Al F. si deve una traduzione della Commedia in prosa (1840), che ai Francesi piacque molto per le soluzioni linguistiche e concettuali, per l'informazione chiara e precisa delle note. Ben tre edizioni ne vennero fatte, una delle quali fu ...
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Díaz, Hernando
Joaquín Arce
Letterato spagnolo, vissuto tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, autore di una traduzione forse completa, oggi perduta, della Commedia. Passò a Salamanca col suo [...] . Dal poco che ci resta, si può dedurre che il Díaz è più aderente all'originale e non arriva alle stravaganze linguistiche del Villegas. Tutti e due (a differenza dell'anonima versione contemporanea, di cui si conoscono pochi canti del Purgatorio in ...
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antinomia
antinomia enunciato, formulato nel linguaggio naturale o in un linguaggio formale, sintatticamente ben formato e del quale non è possibile stabilire il valore di verità poiché sia la sua affermazione [...] in un linguaggio formalizzato e si riferiscono all’apparato logico-formale di una teoria, e antinomie semantiche o linguistiche, che possono presentarsi solo nel metalinguaggio e si basano su ambiguità proprie del linguaggio comune (→ linguaggio). ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...