Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] qualcuno che non ha mai studiato la grammatica, sa che costui è uno śiṣṭa, il quale conosce anche altre forme linguistiche corrette. L'Aṣṭādhyāyī presuppone l'appartenenza a tale comunità. Lo si evince, per esempio, dal fatto che dopo aver indicato ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] voluto, col Barbaro e i suoi, quell'umanesimo dal greco far discendere al latino una nuova precisione concettuale e linguistica, e creare una lingua che potesse esprimere egualmente e enciclopedicamente la poesia e le filosofie e le scienze, tutte ...
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Ritardo mentale
Paola Bernabei
Il DSM-IV dell'American psychiatric association, del 1994, indica come ritardo mentale una patologia cognitiva persistente, sia sul versante dell'intelligenza sia su quello [...] di specifiche sindromi. Per es., i bambini con sindrome di Down presentano un profilo di sviluppo in cui le abilità linguistiche sono al di sotto del livello cognitivo generale, pur essendo buone le capacità comunicative. I bambini con sindrome di ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , con l’intenzione di voler essere «un’enciclopedia degli stili (la Commedia lo sarà in atto), ed anzi dei livelli linguistici» (Mengaldo 1979: 4), dal volgare illustre italiano fino all’idioletto famigliare (I, xix, 3). Nei capitoli xi-xiv del I ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] Durante il suo soggiorno fiorentino l'A. compose rime d'amore in volgare di gusto petrarchesco e si occupò di questioni linguistiche. Non ebbe però successo la sua caccia alla grammatichetta volgare di L. B. Alberti; né egli riuscì, nonostante i suoi ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] al mito della lingua perfetta.
In effetti, e pur senza possibili riferimenti a una lingua perfetta originaria, diverse invenzioni linguistiche sono tipiche dell’infanzia. Anche se non è mai stata del tutto verificata l’ipotesi dell’esistenza di una ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] disputa di fine Cinquecento intorno alla questione dei forestierismi (due lettere inedite di L. G. a Scipione Bargagli), in Studi linguistici italiani, XX (1994), pp. 166-195.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Manoscritti, 391; 597, I; Carte ...
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SALTERIO, Stefano
Giuseppe Sava
SALTERIO, Stefano. ‒ Nacque a Laglio, sul lago di Como, nel maggio del 1730 da Antonio – modesto intagliatore autore di una sola opera certa, il Crocifisso in S. Giorgio [...] prime opere attestano, assieme a una notevole padronanza della scultura in marmo come in stucco, interessanti compenetrazioni linguistiche, ovvero la fusione di fieri accenti nordici con una base culturale intrinsecamente lombarda, legata alla vasta ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] presso numerosi parlanti sardi la ➔ commutazione di codice. In passato questo fenomeno aveva una certa diffusione in tutte le aree linguistiche sarde a eccezione di quella campidanese, ove l’uso di una forma dialettale in un discorso in italiano era ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] da profonde aperture finestrate in un crescendo di vibrazione chiaroscurale.
In questi due primi interventi le scelte linguistiche non sono riconducibili alla tradizione locale friulana, ma alle ville e ai villini tipici della città di Torino ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...