Scrittore ungherese (Budapest 1950 - ivi 2016). Tra i maggiori rappresentanti della letteratura magiara contemporanea, ha sempre prediletto uno stile colto e ricco di raffinate sottigliezze linguistiche, [...] che ne hanno fatto un autore molto apprezzato dal pubblico e dalla critica.
Vita e opere
Discendente della famosa casata aristocratica, dopo aver esordito con un volume di racconti imperniati sui ricordi ...
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Settore della linguistica che tratta della didattica della lingua, sia essa prima (materna) o seconda, e in particolare dell’apprendimento e dello sviluppo delle abilità linguistiche principali (comprensione, [...] il valore della comparazione interlinguistica (C.-C. Du Marsais). La g. è stata rivoluzionata nel corso del 20° sec. da linguisti e metodologi (H. Sweet, J.O.H. Jespersen, H.E. Palmer), dall’apporto delle scienze della comunicazione e dalle nuove ...
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Letterato brasiliano (Larangeiras, Sergipe, 1860 - Rio de Janeiro 1934). Considerato un precursore del modernismo del suo paese, avversò il parnassianesimo, e analizzò con acume le specificità linguistiche [...] del portoghese brasiliano. Più che le opere in versi (Dias de sol, 1884; Avena e cítara, 1885) sono da ricordare i suoi saggi storici, filologici e critici (História do Brasil, 1900; Páginas de estética, ...
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Popolazioni dell’Africa orientale e dei Grandi Laghi insediate negli attuali Stati del Kenya, della Tanzania, dell’Uganda e dell’Etiopia. Questi gruppi hanno forti affinità linguistiche. Nella letteratura [...] etnologica sono suddivisi in tre sottogruppi (N. settentrionali, centrali e meridionali). Nel periodo precoloniale la loro organizzazione politica si basava sull’appartenenza a specifici gruppi di discendenza ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] italiano e vissuto nel sec. XII. Di questo avviso è G. Paris, che si serve di argomentazioni alquanto, convincenti per respingere l'opinione di L. Hervieux favorevole a una datazione posteriore (fine sec. ...
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Nome generico (ufficialmente Bantu Homeland) attribuito ad alcuni territori, fino al 1994 parte della Repubblica Sudafricana, destinati ad accogliere gruppi di popolazione indigena, su basi etnico-linguistiche, [...] e dotati di autonomia amministrativa; il potere esecutivo era esercitato dalle tradizionali autorità tribali, affiancate da assemblee legislative.
Una serie di provvedimenti tendenti ad affidare alle comunità ...
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Germanista tedesco (Grossthiemig 1850 - Heidelberg 1926), prof. (1888-1919) all'univ. di Heidelberg. Da rilevare, fra le sue opere filosofiche, Die Handschriftenverhältnisse des Nibelungenliedes (1900); [...] fra le linguistiche, Gotische Grammatik (1880). Nel 1874 fondò e diresse (con H. Paul) i Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur. ...
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Antiquario (Plymouth 1715 - Farnham Royal, Windsor, 1804). È noto soprattutto per A new system or an analysis of ancient mythology (1767), dove, al di là delle comparazioni linguistiche spesso arbitrarie, [...] è notevole il tentativo di una storia "naturale" della mitologia, nel senso suggerito da D. Hume ...
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restare (ristare)
Alessandro Niccoli
La presenza di allotropi di questo genere nel lessico e nella morfologia di D. riflette le condizioni storiche e le tradizioni linguistiche su cui il poeta formò [...] il proprio linguaggio; indicare le ragioni della preferenza di volta in volta accordata all'uno e all'altro è impossibile, sia per la sostanziale identità del loro significato nel lessico dantesco, sia ...
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QUARONI, Pietro
Diplomatico, nato a Roma il 3 ottobre 1898, fratello di Ludovico. Entrò nella carriera nel 1920. Uomo di larga preparazione e di particolari conoscenze linguistiche (dal russo al serbo-croato, [...] all'albanese, oltre alle lingue occidentali), certa opposizione alla politica di Mussolini a proposito dell'uscita dell'Italia dalla S. d. N., svolta col settimanale Affari Esteri, gli valse nel settembre ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...